Troppi animali selvatici: chiusa la A11 per catturare i caprioli. Coldiretti: «E’ emergenza» [Video]

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Chiuso il tratto tra Montecatini e Prato a causa di una colonia che si era stabilita in prossimità del casello. Gli animali sono stati liberati in un’area protetta. Per l’associazione degli agricoltori l’eccessiva presenza di animali selvatici provoca 10.000 incidenti all’anno
11 novembre 2019

E’ stato chiuso ieri dalle 6 alle 9 del mattino il tratto di circa 25 km fra i caselli di Montecatini e Prato Ovest dell’autostrada A11 Firenze-Pisa Nord. La chiusura è stata disposta dalla Regione Toscana per consentire la cattura di una colonia di caprioli che si era stabilita in prossimità dell’autostrada.

L’operazione, condotta da Polizia Provinciale, personale della Regione Toscana, dell'Asl Toscana Centro, personale dell'Atc e della società Dream (specializzata nella gestione sostenibile della fauna selvatica). Polizia, Carabinieri, Guardia Forestale, Guardia di Finanza ha permesso la cattura con l’ausilio di reti di 16 caprioli che sono stati successivamente liberati nell'area protetta dell'Acquerino, nel Pistoiese.

«E' andato tutto molto bene – ha commentato l'assessore all'agricoltura Marco Remaschi – e questo significa che è possibile gestire in modo sostenibile e con un lavoro di squadra, un problema, come quello della presenza di ungulati nelle nostre campagne, che si presenta con sempre maggiore frequenza. Sono convinto che non esista una soluzione unica per affrontarlo, ma che sia necessario utilizzare in maniera integrata più strumenti, per migliorare la situazione sia in termini di danno che di sicurezza. Oggi tutti hanno lavorato con grande attenzione, ottenendo un doppio risultato. Scongiurare la possibilità di gravi incidenti su strade di grande scorrimento come la Firenze Mare e la viabilità attorno all'ospedale di Pistoia e rispettare gli animali che sono stati restituiti al loro habitat naturale».

La Regione ha già condotto operazioni di prevenzione di questo tipo in altri contesti, come ad esempio, nel maggio scorso la cattura di caprioli all'interno dell'Autodromo del Mugello.

Per Coldiretti l’eccessiva presenza di animali selvatici, in particolare cinghiali, è ormai una vera e propria «emergenza nazionale che in Italia causa diecimila incidenti stradali all’anno con 13 morti nei primi nove mesi del 2019 secondo l’Asap mentre nelle campagne sono stimati danni in almeno 200 milioni alle colture, senza contare i rischi per la salute provocati dalla diffusione di malattie di animali che razzolano sempre più spesso tra i rifiuti delle città».

Il numero di incidenti gravi con morti o feriti per colpa di animali è aumentato del 81% sulle strade provinciali nel periodo 2010-2018 secondo un’analisi Coldiretti su dati Aci Istat.

«E se su arterie statali, provinciali e comunali non ci sono quasi mai reti di respingimento contro i selvatici, sulle autostrade invece – sottolinea la Coldiretti – si trovano le protezioni ma non sempre sono efficaci visto che una delle 13 vittime del 2019 è stata causata sulla A1 da un branco di cinghiali arrivato sulla carreggiata scavando un cunicolo sotto la rete divisoria fra l’asfalto e la campagna circostante. Migliaia di incidenti da nord a sud della Penisola fanno registrare danni per milioni di euro fra costi per riparazioni meccaniche e di carrozzeria alle auto e spese sanitarie per le persone rimaste ferite e contuse».

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