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Brisighella (RA) - Sono arrivati pure dalla sua città d'origine, Ficarra, sindaco compreso: Daniel Ricciardo sale sul palco di Piazza Carducci alle 15:45 per il primo bagno di folla della giornata, parla un po' in italiano e ringrazia emozionato. Poi finalmente la conferenza stampa e il ragazzo è diretto, il sorriso sincero denota genuinità, entusiasmo.
«Non mi aspettavo di vincere tre gare. Toro Rosso? Una grande squadra»
«Non mi aspettavo di vincere 3 gare al primo anno in Red Bull. E'vero, avevo buone sensazioni prima di Melbourne ma non fino a questo punto» dice il pilota della Red Bull. A proposito del compagno di squadra ideale, prima non si sbilancia, poi parlando di Vettel afferma che si rispettano sul serio e che il tedesco non ha mutato atteggiamento dopo le sue vittorie. «E' lui il mio compagno ideale».
La lotta fra i due piloti Mercedes potrebbe riavvicinarlo perlomeno al secondo posto ma l'italo-australiano non vuole sentirci: «In questo momento arrivare secondo o terzo nel mondiale non cambia, conta solo arrivare primo alla fine».
Non si pone problemi se fosse meglio l'aspirato di questo turbo e nemmeno casca nella polemica del momento, Verstappen: «A 17 anni è in effetti molto giovane, io ho fatto un altro percorso ma non si sa mai». Allo stesso tempo riconosce che una Scuderia come Toro Rosso fa bene a puntare sui giovani perché c'è gente che ha esperienza all'interno, «A me lavorare con l'ingegner Ascanelli è servito molto».
«Monza? Punto al podio»
Giudizioso e sempre più consapevole della sua forza eppure mai presuntuoso Daniel: «Monza mi piace, sono andato bene lo scorso anno. Spero nella vittoria ma la velocità delle Mercedes non lascia scampo, abbiamo bisogno di un loro errore: il podio è il mio vero obiettivo». Aveva detto la stessa cosa in griglia di partenza a SPA...
Ribadisce e attacca: «Mi restano 7 gare da qui alla fine ma ho bisogno anche di errori Mercedes per provarci. Sono pronto.» Il tempo tiene e la cerimonia del ventunesimo trofeo Bandini avviene nella suggestiva cornice dell'anfiteatro Spada, affidata alla collaudata coppia formata da Ivan Epicoco e Carlo Costa.
«La Ferrari resta il mio sogno»
Ci sono altri due di Costa oggi, entrambi da premiare: Claudio Costa, "il dottore della clinica mobile" e Aldo, vecchia conoscenza ferrarista e punto di forza attualmente in Mercedes. Tripudio finale ovviamente e nuovamente riservato a Ricciardo che tra italiano e inglese aggiunge: «Sono arrabbiato quando Vettel mi batte».
E ride, per forza. «Il giorno della prima vittoria in Canada ero scioccato. La Ferrari è il mio sogno fin dall'infanzia... Spero di avere una carriera lunga...chi lo sa...»
Francesco Tassi