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A Trento, dall’inizio di luglio, i 67 bus della flotta cittadina a gas naturale sono alimentati da biometano. Il tutto, grazie a progetto messo in campo dalla società pubblica provinciale Trentino Trasporti, ma soprattutto da Dolomiti Energia e Bioenergia Trentino (con la consulenza dell'altoatesina Inewa) e l’impegno di 300mila cittadini nella raccolta differenziata. L’impianto che produce il biometano è quello di Cadino, dove vengono smaltiti i rifiuti organici, circa 60mila tonnellate (2 milioni di metri cubi). Non solo, perché la flotta a metano è destinata a superare le 80 unità entro la fine dell’anno e dovrebbe crescere ancora per raggiungere lo stesso numero in servizio costante. “È un processo virtuale e tendenzialmente virtuoso” ha spiegato Roberto Andreatta, dirigente generale del dipartimento Territorio e Trasporti Ambiente Energia Cooperazione. Nello specifico si tratta di 30 mezzi Iveco, 23 Scania e 14 MAN che coprono quasi il 60% della percorrenza del servizio urbano.