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Tre, iconiche, Ferrari bianche e con una striscia tricolore posano in formazione in una foto dinamica condivisa dall'account Instagram di @the_ziri_project; Le tre bellezze italiane sono la F40, la F50 e la 288GTO.
Quest'ultima, la 288GTO, è stata prodotta in 272 esemplari tra il 1984 e il 1985; la carrozzeria è stata disegnata dall'ing. Nicola Materazzi e la denominazione "288" indica la cilindrata di 2,8L e il numero di cilindri, 8. Pesava 1160Kg e grazie alla sovralimentazione riusciva ad erogare 400CV di potenza massima generati da poco meno di 500Nm di coppia, per poi sfiorare i 305Km/h. La F40 è un'icona del cavallino rampante di Maranello, è l'erede virtuale della 288 GTO ed è stata, all'atto pratico, completamente progettata sempre dall'Ing. Materazzi, che ha supervisionato tutto il progetto ma ne ha realizzato anche motore, cambio ed altre parti calde della meccanica e del sistema sospensivo. Nacque per celebrare i 40 anni di attività agonistica della casa e introduceva alcune chicche progettuali come il largo uso di materiali compositi. Superava abbondantemente i 324Km/h di velocità massima dichiarati ed era, al tempo, l'auto stradale più veloce. Venne prodotta dal 1987 al 1992 in 1337 esemplari. La F50, come suggerisce il nome, non solo sostituiva l'F40, ma celebrava il 50esimo anniversario della fondazione della casa. Venne prodotta in 349 esemplari tra il 1995 ed il 1997 e vantava l'adozione di un V12 derivato da quello che equipaggiava la vettura di F1 in corsa al tempo, la Ferrari 640.