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A due anni dall'introduzione dell'Area C si è assistito ad un drastico calo delle vetture presenti all'interno del capoluogo lombardo. Un risultato questo dovuto a molteplici fattori, tra cui la limitazione del traffico ammesso all'interno del centro di Milano appunto, e la congiuntura economica sfavorevole all'immatricolazione dei veicoli.
Il traffico all'interno della Città si è infatti ridotto del 30,1%, con una media di 41.000 ingressi in meno ogni giorno rispetto allo stesso periodo del 2011.
Confermata l’assoluta prevalenza di ingressi occasionali, con il 43% di auto entrate un solo giorno e l’83,6% per meno di 12 giorni. Sono, invece, il 71,7% i residenti all’interno della ZTL Cerchia dei Bastioni a non aver superato la soglia dei 40 ingressi gratuiti.
Un risultato questo dovuto però anche al mercato italiano dell'auto, che non sembra affatto mostrare segni di ripresa. Nel solo capoluogo lombardo infatti le immatricolazioni sono calate dalle 64.375 del 2010 alle 36.091 del 2013: una diminuzione del 43%, che si traduce in oltre 28.000 vetture scomparse.
Crisi del mercato dell'auto, Area C, car sharing e mezzi pubblici in potenziamento hanno quindi portato ad una sensibile riduzione del parco circolante. Nel 1990 a Milano vi erano 922.040 autovetture in circolazione, mentre al termine del 2012 questo numero è sceso a 716.094, il che permette di osservare che non solo il parco circolante non è aumentato, ma che quello vecchio ed eliminato non è stato sostituito.
Un cambio di abitudini quello in atto nel capoluogo milanese quindi, che si riflette in un diverso modo di concepire la mobilità. Che sia una Milano senza auto private quella che si prospetta nel prossimo futuro?