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Toyota ha, come sappiamo, chiuso il 2011 in calo per via delle ripercussioni che lo Tsunami del marzo scorso ha provocato sulla produzione, ma questo non ha fatto perdere l'entusiasmo ai vertici della Casa giapponese, che prevedono un rimbalzo nell'esercizio in corso, che porterebbe a triplicare l'utile ordinario fino a 1.000 miliardi di yen (quasi 10 miliardi di euro), il più alto dallo scoppio della crisi finanziaria grazie al pieno recupero di quote sui mercati, dalla Cina agli USA.
«Avremmo potuto registrare un'altra perdita a causa dei disastri naturali verificatisi più di una volta - ha dichiarato il Presidente del marchio, Akio Toyoda - (sisma/tsunami dell'11 marzo e le alluvioni in Thailandia di fine 2011, Ndr.) e la solidità dello yen.»
Illustrando a Tokyo i conti dell'esercizio 2011/12, il numero uno del Gruppo di Nagoya ha menzionato gli sforzi sul fronte del miglioramento dei profitti e la rigida riduzione dei costi: «L'auspicio è che l'anno in corso sia tranquillo e, se lo sarà, i nostri sforzi porteranno risultati positivi.»
L'utile netto consolidato nel bilancio chiuso lo scorso 31 marzo si è attestato a 283,56 miliardi di yen (circa 2,7 miliardi di euro), in calo annuo del 30,5%, mentre i profitti operativi si sono posizionati a 355,63 miliardi (-24,1%) su ricavi per 18.583 miliardi (-2,2%) e su vendite per 7,352 milioni di veicoli (+44.000 unità).
La compagnia, quanto all'attuale esercizio, stima utili netti a 760 miliardi (7,3 miliardi di euro), ricavi a 22.000 miliardi e vendite a 8,7 milioni di veicoli, in scia alla spinta dei mercati giapponese, statunitense e di altri Paesi asiatici.
Supportata sul fronte domestico dal programma di sovvenzioni governative per i veicoli eco-compatibili e i lanci di nuovi modelli, Toyota si aspetta che le vendite giapponesi rimangano forti e crescano nell'arco dei 12 mesi: la Prius ibrida è stato il veicolo più venduto nel Sol levante ad aprile, per l'11° mese di fila, mentre l'altra ibrida compatta Aqua, lanciata di recente, si è piazzata in seconda posizione.
A livello globale, Toyota prevede anche un forte aumento, soprattutto in Nord America e mercati asiatici, e si aspetta di vendere un totale di 8,7 milioni di unità, contro i 7,35 milioni di unità del 2011. I segnali di gennaio-marzo, il quarto trimestre, fanno ben sperare: l'utile operativo, grazie alla catena produttiva tornata a pieno regime, si è quintuplicato a 238,5 miliardi di yen, meglio delle proiezioni degli analisti di 223 miliardi.