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Il gioco di linee che da più di due lustri a questa parte caratterizza l’evoluzione della Rav4 è semplice semplice e ve lo spieghiamo subito. Si parte da una 4x4 specializzata e se ne addolciscono i caratteri più rudi, avvicinando la versatilità a tutto terreno di un fuoristrada alla generosa disponibilità di spazio di una monovolume.
Il passaggio, ovviamente, non ha potuto essere radicale…e non tanto per volontà toyota ma per via dell’intrinseca difficoltà del pubblico nell’accettare soluzioni troppo innovative. E così, dopo anni di intenso lavoro i due insiemi si sono venuti ad incontrare e nel mezzo si è sviluppato un nuovo concetto di intendere la sport-utility di mezza taglia, molto più mirata al concetto di famiglia che a quello di off-roader.
Family feeling
Ecco perché le forme messe in campo per l’edizione 2006 ricordano molto da vicino quelle della sorella monovolume Corolla Verso. E non tanto nella zona frontale, dove Rav4 mantiene quasi inalterato il suo inconfondibile sguardo, ma nello stile della fiancata e del montante posteriore…che sembra fotocopiato.
Il family feeling secondo Toyota, insomma, non è tanto nel taglio dei fari o nella forma della calandra, quanto nell’impostazione del corpo vettura…ed a guadagnarci, di sicuro, è stata l’abitabilità.
Sì perché per dare un senso alle forme ed incrementare lo spazio per persone e cose, i designer giapponesi si sono ritrovati nella lista della spesa un bel +145 mm da distribuire lungo tutta la lunghezza della vettura. Sono cresciute, di conseguenza, anche le misure relative alla larghezza (+80 mm) ed il passo che è lievitato di 70 mm.
Ma non si è trattato solamente di una cura di estrogeni, perché in toyota ci tengono a far sapere che il Cx è di appena 0.31 mentre il diametro di sterzata si è addirittura ridotto a 5.1 metri.
Tanto spazio in più
Per chi ha ben inciso nella mente il vecchio Rav4, dunque, a cospetto della nuova creatura avrà l’idea di trovarsi di fronte ad una vettura di categoria superiore, e non solo fuori ma anche dentro.
Le maggiori dimensioni interne e la nuova costruzione dell’abitacolo, infatti, contribuiscono a creare un ambiente spazioso, che sfrutta ben 1885 mm. (+ 150 mm. rispetto al modello attuale) di lunghezza ben conditi da un maggior sbalzo posteriore ed una sospensione posteriore meno voluminosa, a tutto vantaggio della capacità di carico.
Come se non bastasse i tecnici toyota hanno messo a punto il sistema Easy Flat per i sedili posteriori, il quale permette per mezzo di un’unica leva (accessibile dal portellone posteriore) di ripiegare i sedili nel pavimento, ottenendo una superficie piatta per i bagagli, senza bisogno di rimuovere i cuscini di seduta o i poggiatesta.
Come se non bastasse, il divano posteriore sono suddivisi nella classica percentuale di 60/40 e possono essere reclinati singolarmente. Possono anche scorrere all’indietro o in avanti per 165 mm, migliorando il confort dei passeggeri o il volume di carico (450 + 63 litri).
Tre motori
Sono tre le motorizzazioni disponibili per la nuova Rav4: due turbodiesel common-rail di ultima generazione ed un benzina aspirato con fasatura variabile delle valvole VVTi.
Ma torniamo ai motori segnalando che il sofisticato, quanto poco interessante (per il mercato tricolore), 4 cilindri alimentato a verde è capace di erogare 152 CV ed offre la possibilità di essere abbinato ad un cambio manuale a cinque rapporti manuale o un automatico a quattro. Le tabella delle prestazioni parla di uno 0-100 in 10.6 secondi, di 185 km/h di velocità massima ed un consumo medio piuttosto basso: 8.8 litri/100 km.
Consumano ancora meno i due turbodiesel, realizzati sullo stesso basamento, caratterizzati dalla stesa cilindrata (2.231 cm3) ma dotati di step-evolutivi per quanto riguarda l’alimentazione ed altri numerosi dettagli. L’unità da 136 CV, dotata di un common-rail a 1.700 bar, è in grado di assicurare prestazioni in linea con quelle offerte dal motore a benzina: 180 km/h di velocità massima, 10.5 sullo 0-100 ma consumi più ridotti, visti i 6.7 litri necessari per percorrere 100 km.
Basta mezzo litro di gasolio in più ogni 100 km per permettere all’unità turbodiesel più potente di scaricare a terra 177 CV, che permettono a Rav4 di toccare i 200 km/h passando per i 100 km/h, con partenza da fermo, dopo 9.3 secondi. I .1800 bar di pressione ed alcuni accorgimenti tecnici permettono a questa unità motrice di prevalere nettamente sulla più “piccola” precedentemente descritta, ma allo stesso tempo assegnano la palma della motorizzazione più sportiva della gamma Rav4.
Pecche? Forse una: manca, per i diesel, l’opzione del cambio automatico in luogo al manuale a sei marce.
Trazione integrale e VSC+
La trazione, come al solito, è integrale permanente con tre diverse possibilità di distribuzione della coppia motrice tra l’asse anteriore e posteriore.
Si tratta di un sistema molto complesso ed – a detta dei tecnici toyota – estremamente efficace; ma non per questo rinuncia ad un profondo aiuto da parte dell’elettronica, che non si limita alla gestione del trasferimento della coppia a terra.
Il sistema VSC+, infatti, integra tutte le funzioni di controllo della stabilità e prevenzione del capottamento: un sistema che si presenta in uno stadio evolutivo estremamente avanzato vista la possibilità di intervenire direttamente sullo sterzo per la correzione di eventuali fenomeni di imbardata…
Prezzo? Il prezzo della nuova Rav4 non è ancora stato svelato. Ne sapremo di più nei prossimi mesi. Continuate a seguirci!