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Toyota ha deciso di liberalizzare lo sfruttamento di 5.680 brevetti legati alla tecnologia ad idrogeno sviluppati nel corso degli ultimi anni. L'annuncio è avvenuto in occasione del CES di Las Vegas.
Il motivo di un simile regalo? Secondo Toyota affinché una tecnologia diventi popolare è necessario che sia conosciuta e soprattutto largamente diffusa. E siccome raggiungere un tale obiettivo da parte di un singolo costruttore richiederebbe un ingente sforzo economico nonché molto tempo, la Casa di Nagoya ha deciso di condividere il suo know-how.
Dei 5.680 brevetti liberalizzati,1.970 sono relativi alle celle a combustibile, 290 riguardano i sistemi a pressione per lo stoccaggio nel serbatoio dell’idrogeno necessario per far funzionare le fuel cell, 3.350 sono inerenti ai software sviluppati per la gestione dell’intero sistema e infine 70 riguardano le tecniche di produzione e distribuzione dell’idrogeno.
Toyota concederà a titolo gratuito l'utilizzo di tali brevetti sino al 2020. Quelli relativi alla produzione e allo stoccaggio del nuovo combustibile, invece, saranno liberalizzati per sempre.
Va precisato inoltre che i brevetti condivisi da Toyota sono solo ed esclusivamente quelli sviluppati dalla Casa stessa, senza la partnership di aziende esterne. Il costruttore giapponese con questa scelta fuori dal coro spera di dare origine ad un circolo virtuoso. Spera infatti che chi deciderà di utilizzare i brevetti Toyota in futuro decida di condividere a sua volta le proprie ricerche e le proprie scoperte in campo tecnico, secondo un principio di reciprocità non vincolante.
Tra i brevetti messi a disposizione dal costruttore giapponese naturalmente ci sono alcune delle soluzioni che si possono ritrovare sulla Toyota Mirai, il primo modello di produzione della Casa a celle di combustibile già in vendita in Giappone e che arriverà in Europa nel corso del 2015.