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Nato agli albori del nuovo millennio, il marchio Scion ha chiuso i battenti il 3 febbraio. Pensato per il giovane pubblico degli Stati Uniti, il brand di proprietà del Gruppo Toyota ha venduto in circa 13 anni di presenza sul suolo Nordamericano un numero vicino al milione di unità.
I risultati commerciali sono stati al di sotto delle aspettative, nonostante «il 70% dei suoi clienti non avesse mai acquistato una Toyota e la metà avesse meno di 35 anni.»
Il 2006 è stato l'anno dei record per Scion, concluso superando le 170.000 unità consegnate. Nel 2015, nonostante un mercato in netta ripresa, le vendite non sono ripartite: appena 56.000 persone hanno deciso di mettersi al volante di una Scion. Agosto segnerà la definitiva transizione delle vetture del marchio, che recheranno ora la T più famosa del mondo. La decisione influenzerà la FR-S (la nostra GT86), la iA e la iM (Auris in Italia).
Toyota, tuttavia, ha intenzione di rafforzare la propria presenza negli USA. Mandata in pensione la tC, arriverà l'auto derivata dalla concept C-HR, una crossover compatta.