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Toyota bZ4X non solo è un SUV ma è la prima auto 100% elettrica della casa giapponese. Abbiamo avuto l'opportunità di provarla in anteprima su strada e in contesti off road decisamente impegnativi (in relazione al tipo di auto), e, seppur impossibilitati a registrare i dati consumo, ci siamo fatti un'idea ben precisa del lavoro svolto da Toyota.
Non si tratta di una vettura elettrica da "wow": in termini squisitamente prestazionali, alla guida poco cambia rispetto ad una RAV 4. Le curve di erogazione dei motori elettrici e le strategie di gestione della coppia, anche a fronte di potenze di sistema non elevatissime (204 cavalli / 265 Nm per la trazione anteriore e 217 cavalli / 336 Nm per l'integrale), la rendono tranquilla e poco scattante in termini "elettrici", risultando invece capace di fornire una buona e costante risposta all'acceleratore che predilige uno stile di guida tranquillo e conservativo.
La batteria di sistema ha una capacità di 71,4 kWh, è strutturale e, stando al dichiarato, consente un'autonomia superiore a 450 km secondo lo standard WLTP. Il dato è in fase di omologazione e i prototipi di test non indicavano valori reali e attendibili dal trip computer. La ricarica fino all' 80% di capacità avviene in circa 30 minuti grazie ad un ottimo sistema di ricarica rapida DC da 150 kW (CCS2). La ricarica in corrente alternata, putroppo, si ferma a poco più di 7kW. Plauso invece alla garanzia offera sugli accumulatori, pari ad 1 milione di kilometri o 10 anni al 70%. Come optional sono disponibili i pannelli solari sul tetto che recuperano 1800 Km di autonomia ogni anno.
Alla guida poche sorprese ma tanto comfort: bZ4X si è dimostrata indubbiamente silenziosa, ben isolata e con un'ottima taratura delle sospensioni. L'assetto è consistente, non morbidissimo ma capace di offrire ottima tenuta di strada ed un comportamento sicuro in tutti i contesti. Buono lo sterzo (a breve arriverà anche in via opzionale un comando interamente by-wire), abbastanza diretto e molto omogeneo ma non convince la sua posizione "avanzata e ribassata" simile a quanto offerto da Peugeot. Il blend tra frenata rigenerativa e dissipativa è molto valido e la modulabilità del pedale del freno è costante.
La trazione integrale è stata sviluppata in collaborazione con Subaru, non a caso i tecnici della casa madre hanno voluto farci sperimentare alcune situazioni carine in off road. Guadi fino a 40 centimetri (tutto siggilato), twist, salite, aderenza zero e controllo automatico della trazione. La vettura si è comportata in modo incredibilmente valido, anche in virtù della gomatura estiva "liscia" completamente inadatta. Si vede di come a livello di sviluppo siano state adottate stategie per il rinvio della coppia sulle singole ruote capaci di offrire prestazioni elevate in contesti difficili.
Il design esterno risulta gradevole e di naturale evoluzione del linguaggio stilistico della casa. Ottimi i gruppi ottici in tecnica led e le forme seplificate rispetto a RAV 4. Gli interni, aggiornati all'ultima evoluzione tecnologica della piattaforma, offrono una discreta abitabilità, tecnologia di primissimo livello (in aprticolare il sistema infotelematico, davvero veloce e fluidissimo) e numerosi adas che fanno guadagnare la guida assistita di livello 2. Da un punto di vista puramente estetico rimane la "solita" costruzione Toyota, che non risulta così moderna soprattutto per via di tasti e di elementi un po' poco ben integrati.