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Uber Black è ora attivo anche a Torino. Dopo Milano, Roma e Bologna, il capoluogo piemontese diventa la quarta città in Italia dove ci si potrà spostare con Uber, e la prima con il doppio servizio Uber Taxi e Uber Black. «L'arrivo del servizio a Torino avviene in un momento in cui stiamo registrando una significativa crescita di richieste di mobilità, in concomitanza con le riaperture post lockdown delle diverse attività Continueremo a lavorare per proporre, in sempre più città italiane, la nostra piattaforma di mobilità», spiega Lorenzo Pireddu, responsabile di Uber in Italia.
«Uber torna in città e noi torniamo a chiedere il rispetto delle normative vigenti. Sappiamo che il ritorno della multinazionale californiana avverrà sotto forma di Uber Black e non più di Uber Pop ma vogliamo comunque vigilare sul rispetto delle regole», puntualizza all'Ansa l'assessore regionale alla Sicurezza, Fabrizio Ricca. «Prima fra tutte: se Uber affiderà le corse agli Ncc attraverso un'app - illustra Ricca - chiederemo di vigilare con attenzione sul fatto che le corse richieste tramite app non vengano affidate sul territorio, cioè con i mezzi in movimento, perché quella è una prerogativa dei soli taxi. Le corse dovranno essere destinate ai conducenti esclusivamente quando i mezzi saranno tornati presso le loro rimesse, così come previsto dalla normativa per i veicoli Ncc . Pensiamo che la vigilanza su questi temi sia importante e ci adopereremo per fare in modo che tutti rispettino le regole. In questo ci sarà d'aiuto anche il decreto Rixi-Maccanti, che mi auguro diventi presto operativo».