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Il Ministro dei Trasporti, Danilo Toninelli, difende a spada tratta la sua idea di sostituire il ponte Morandi di Genova con una struttura multilivello e multifunzione. In un post pubblicato su Facebook, Toninelli prende ad esempio il ponte di Galata, ad Istanbul, per illustrare le potenzialità di un progetto del genere.
«Qualche ignorante ancora discute la mia affermazione circa la possibilità di costruire un ponte multilivello e multifunzione - si legge nel post pubblicato da Toninelli -. Si tratta di gente che non capisce come una grande opera possa condurre a riqualificare, a ridisegnare, a ripensare la vocazione di un’intera area, trasformando magari in luoghi da vivere e da fruire anche quei ‘non luoghi’ che oggi spesso vediamo essere le aree sotto i ponti, ricettacolo per lo più di degrado».
«Non voglio sponsorizzare progetti specifici su Genova di cui pure molto si è parlato e che mi hanno colpito per la loro sostenibilità, bellezza, tecnologia e intelligenza. Voglio solo far notare che ripensare le opere pubbliche significa abbattere il più possibile il loro impatto ambientale e anche incastonarle al meglio nei contesti in cui sorgono, conferendo magari valore aggiunto a quegli stessi contesti».
A chi a suo avviso «è rimasto fermo a 50 anni fa», Toninelli fa presente che «non serve nemmeno guardare troppo al futuro. Basta pensare al Ponte di Galata a Istanbul: un passaggio urbano di circa 500 metri, nato negli anni Novanta, sotto cui c’è una animata galleria commerciale e tantissimi ristoranti. Ebbene sì, ecco un ponte sotto il quale da anni si passeggia, si socializza. E si mangia. Cosa c’è di strano?».
Nei commenti, diversi utenti hanno puntualizzato che il ponte di Galata ad Istanbul non è un viadotto autostradale, si trova in una zona centrale e il transito di veicoli sulla struttura è decisamente inferiore rispetto a quello del ponte Morandi. Il decreto legge emergenze per Genova è stato approvato "salvo intese" settimana scorsa.