Thorel: «C'è una Ford per ogni tipo di cliente»

Thorel: «C'è una Ford per ogni tipo di cliente»
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In occasione della presentazione al Fuorisalone 2014 della Ford S-MAX Vignale concept, abbiamo avuto modo di parlare con Gaetano Thorel, Vice Presidente Marketing di Ford Europa, del marchio americano e del suo più recente orientamento
14 aprile 2014

Milano - La Casa dell'Ovale Blu ha esposto durante il Fuorisalone 2014, a Palazzo Reale, la Ford S-MAX Vignale concept che, insieme ad accessori e oggetti d'arredamento dedicati, esplora nuovi orizzonti di stile e design. Abbiamo colto l'occasione per parlare con Gaetano Thorel, Vice Presidente Marketing di Ford Europa, del marchio americano e del suo più recente orientamento.

Come si inserisce nella produzione Ford la S-MAX Vignale e cosa offre?
«La S MAX Vignale concept non è altro che il secondo prodotto dell'offerta Vignale che stiamo preparando e costruendo per in vista del suo debutto nel 2015. Abbiamo presentato a Francoforte la Mondeo Vignale concept e la S-MAX Vignale concept segue a questa confermando così una linea di prodotti che popoleranno i Ford Store dal 2015 in poi».

Su cosa puntate con il brand Vignale?
«La scommessa è quella di offrire, con il brand Vignale, un'esperienza completa. Non solo un prodotto unico, ma anche un'esperienza associata a questo brand, un'esperienza diversa da quella automobilistica tradizionale e che si basa su tre valori fondamentali: la qualità, la personal attention e il tempo; perché dobbiamo ricordarci che per questo tipo di consumatori il vero denaro è il tempo».

Che volumi pensate di potervi aspettare da una gamma di questo genere? Pensate che questo concetto di applicare servizi possa essere anche applicato su altri allestimenti di Ford?
«Per quanto riguarda i volumi non diamo mai previsioni. Penso che il brand Vignale rappresenti per noi il motivo per cui lo abbiamo fatto. Analizzando il mercato oggi vendiamo circa il 50% delle nostre vetture con l'allestimento Titanium, che è la nostra serie più importante, ma c'è uno spazio che vale circa il 12/15% del mercato nel quale noi non competiamo, quindi quello è un po' il leitmotiv del brand Vignale. Per quanto riguarda l'allargare questa esperienza anche ad altre produzioni non saprei: nel senso che il brand Vignale rappresenta il punto di vista Ford nel Luxury Market».

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LaFord S-MAX Vignale concept strizza l'occhio ad un cliente dal reddito medio/medio-alto che non ha ancora avuto un punto di vista Ford

 

All'interno della gamma Vignale si parlerà solo di allestimenti o anche di motori dedicati?
«La gamma Vignale avrà sempre le ultime tecnologie Ford disponibili. Avrà sempre i motori migliori, ma non un motore “dedicato” per un motivo: la ricerca che abbiamo fatto ci ha detto che questo tipo di consumatore non è interessato ad un motore “unico”, ma a motorizzazioni e trasmissioni da lui prescelte».

Il linguaggio stilistico e il prodotto Ford sono cambiati molto. Qual è ora il cliente dell'Ovale Blu?
«Il cliente Ford, in realtà - grazie alla strategia “One Ford” - non è un cliente particolare. Siamo un brand che ha deciso, attraverso questa strategia, di offrire una gamma completa di vetture, veicoli commerciali e pick-up in modo da soddisfare le esigenze dei consumatori di tutto il mondo. In essenza questa è la scommessa di “One Ford”: un solo brand che si può allargare occupando territori nuovi. Vignale è un'esperienza nel Luxury ed ST nello sport. Io direi che il cliente Ford è la famiglia che vive nel mondo.

Ci dobbiamo aspettare un cliente sempre più premium?
«No. Ci dobbiamo aspettare un'offerta Ford per una tipologia di consumatore con un reddito medio/medio-alto che fino al 2015 non ha avuto un punto di vista Ford».

Ford sta puntando moltissimo sulla tecnologia. Cosa dobbiamo aspettarci dal futuro?
«Quello che dobbiamo aspettarci fa parte del DNA Ford. Nel nostro DNA c'è il concetto delle tecnologie che semplificano la vita al consumatore. Che rendono il rapporto con l'automobile più semplice: pensiamo al SYNC, all'apertura del bagagliaio senza mani. Sono tecnologie che hanno questo concetto di base: semplificare il rapporto tra automobile e consumatore. Quello che ci si deve aspettare quindi è che Ford continuerà ad andare oltre con tecnologie che semplificheranno il rapporto con l'automobile: la prima che mi viene in mente è la connettività per portare ad utilizzare i dispositivi mobili mentre si guida in completa sicurezza».

Del mercato italiano cosa ci può dire?
«Nei primi tre mesi non è andato male. Certo è chiaro che partiamo da una base molto bassa. Però siamo arrivati ad un livello fisiologico per il quale la necessità di ricambio del parco circolante si sta facendo sentire. Penso che il mercato italiano possa chiudere il 2014 intorno a 1.400.000 unità, che non è un numero esaltante ma dobbiamo avere una visione positiva. Anche i veicoli commerciali hanno avuto una buona partenza e normalmente anticipano un pochino quello che è il trend. Dobbiamo comunque essere positivi perché se guardiamo il mercato europeo da 4 o 5 mesi vediamo il segno + davanti: un segnale che in qualche modo la tendenza si è invertita».

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