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Circolare. No, non è l’imperativo di uso ad alta voce per la gestione traffico, a cui ci riferiamo. Per Renault circolare è l’economia produttiva degli anni Venti, che riutilizza materiali e auto intere potendo. Sono le intenzioni già espresse da De Meo, ora concretizzate in The Future Is Neutral. Questione di logica, di risparmio e sostenibilità dovuti oggi.
La nuova azienda Renault, indipendente ma che sfrutta parti del colosso, opera su tutta la catena, rivolta anche agli altri, esterni al gruppo francese. Lo scopo è aumentare i materiali riciclati, provenienti dall’auto stessa, per la produzione di veicoli nuovi.
Oggi un veicolo arriva al 20/30% di materiali riciclati, de Meo vuole andare oltre: ”Le filiali Gaia, Indra e BooneComenor, nonché la Refactory di Flins, hanno già dimostrato che siamo in grado di generare attività che creano valore economico, sociale ed ambientale per l’intero ciclo di vita dei veicoli.
Spingiamo sull’acceleratore e creiamo The Future Is NEUTRAL, che riunisce una parte significativa dei nostri asset industriali e tecnologici. Offrendo soluzioni di riciclo a ciclo chiuso: dall’automobile all’automobile. L’obiettivo Renault, è far entrare il riciclo in una nuova era e diventare leader europeo dell’economia circolare nell’ automotive”.
Attualmente i materiali riciclabili dei veicoli a fine vita sono recuperati per altre industrie, The Future Is Neutral conserva il valore dei componenti.
L’obiettivo è spingere l’industria automotive verso la neutralità delle risorse, estraendo da ogni singolo veicolo la maggior quantità possibile. In Europa ogni anno oltre 11 milioni di veicoli, costituiti per circa l’85% da materiali riciclabili, giungono a fine vita. The Future Is NEUTRAL ambisce a diventare un leader nel riciclo delle batterie a ciclo chiuso.