Texa: inaugurato un nuovo stabilimento

Texa: inaugurato un nuovo stabilimento
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E' stato inaugurato a Monastier di Treviso un nuovo stabilimento della Texa da 104.000 metri quadrati
3 ottobre 2012

Elsa Fornero, Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali è intervenuta sabato 29 settembre, all’inaugurazione del nuovo stabilimento Texa, dichiarando:  «Credo che questa sia davvero la prima giornata, da quando è cominciata questa mia attività di Ministro il 16 novembre dello scorso anno, in cui mi sento bene. Ringrazio per questo invito e per l’occasione che mi è stata data di partecipare a qualcosa di bello che segna una prospettiva nuova per il nostro Paese. Imprese come la Texa rappresentano il benchmark per la ripresa non solo economica ma anche civile e morale. Sono coloro che hanno il senso di non scappare, di restare e costruire.»

Oltre al Ministro, alla festa di inaugurazione del nuovo stabilimento Texa erano presenti i Senatori Maurizio Castro, Tiziano Treu, Maurizio Fistarol, le onorevoli Giustina Mistrello Destro e Simonetta Rubinato, l’Assessore Regionale alle Politiche Sociali Remo Sernagiotto, l’Assessore Regionale alle Politiche dell’Istruzione, della Formazione e del Lavoro Elena Donazzan, il Presidente della Provincia di Treviso Leonardo Muraro, il Sindaco di Treviso Giampaolo Gobbo, il Segretario Generale della Programmazione della Regione Veneto Tiziano Baggio.

Presenti anche Alessandro Vardanega e Luigi Brugnaro, Presidenti di Unindustria Treviso e Confindustria Venezia, e altre importanti personalità del mondo industriale e della finanza: Franco Antiga, Gilberto Benetton, Stefano Beraldo, Alberto Bombassei, Lauro Buoro, Vincenzo Consoli, Giovanni Costa, Giuseppe De’ Longhi, Stefano Dolcetta, Riccardo Donadon, Giovanni Gajo, Riccardo Illy, Paolo Menuzzo, Bruno Zago, Federico Zoppas. Il Presidente della Regione Veneto Luca Zaia, bloccato da impegni politici, ha comunque voluto essere presente con un video messaggio, attraverso il quale ha rivolto i propri complimenti a Bruno Vianello per il traguardo raggiunto.

Specializzazione

Texa è un'azienda operante nel settore della diagnostica sui veicoli. Affianca a macchinari produttivi un ambiente di lavoro unico nel suo genere, con la presenza di un borgo antico che racchiude caffè, ristorante, museo, teatro, sala giochi. I dipendenti sono attualmente 455, con un’età media di 30 anni. Texa è presente in tutto il mondo con una capillare rete di distribuzione, commercializzando direttamente tramite filiali in Spagna, Francia, Gran Bretagna, Germania, Polonia, Russia, Giappone e Stati Uniti. Tutti i prodotti sono ingegnerizzati, prototipati e costruiti in Italia.

Per la realizzazione del nuovo stabilimento è stato necessario un investimento pari a 50 milioni di euro. La struttura si sviluppa su una superficie di 104.000 metri quadrati, dei quali oltre 30.000 coperti


Per la realizzazione del nuovo stabilimento è stato necessario un investimento pari a 50 milioni di euro. La struttura si sviluppa su una superficie di 104.000 metri quadrati, dei quali oltre 30.000 coperti. È stata edificata utilizzando 15.000 metri cubi di cemento armato, 2.000 metri quadrati di facciate vetrate, 2 milioni di chilogrammi di acciaio, 943 chilometri di cavi.

I giovani: un patrimonio Texa

Bruno Vianello, Presidente Texa: «Abbiamo inaugurato il nuovo stabilimento in un periodo storico-economico di grande incertezza, impossibile da prevedere quando, cinque anni fa, posammo la prima pietra. In questo momento ci sentiamo come dietro ad una safety car che ci obbliga a procedere a velocità costante. Non vediamo l’ora che questa safety car rientri ai box, perché la macchina Texa è pronta con l’assetto giusto, il pieno di benzina, le gomme morbide e tantissima energia per scattare e prendere subito un ampio margine di vantaggio su tutti i nostri concorrenti.»

«Come imprenditori, io e Manuele Cavalli crediamo di avere fatto il nostro dovere fino in fondo, anche quello etico, con la scelta di continuare ad investire in Italia, nonostante la tipologia dei nostri prodotti ben si presterebbe ad una delocalizzazione. Mi riferisco non solo alla realizzazione di questo nuovo stabilimento, ma anche al fatto che continuiamo ad assumere tanti giovani, ai quali oltretutto provvediamo tramite i nostri programmi formativi anche a completarne l’istruzione scolastica.»

Dichiarazioni

Leonardo Muraro, Presidente Provincia di Treviso: «La nostra istituzione è da sempre impegnata a supportare aziende come Texa che credono in questo territorio, tagliando sulla burocrazia e affrontando insieme gli ostacoli, i lacci e i lacciuoli che anche le organizzazioni sindacali e la Comunità Europea talvolta aggiungono, appesantendo le procedure. Bruno Vianello ed Manuele Cavalli sono due grandissimi imprenditori, ma anche due “uomini sociali”, che hanno creato un’ambiente di lavoro bellissimo per i propri collaboratori, per farli sentire come in una famiglia.»

Continuiamo ad assumere tanti giovani, ai quali oltretutto provvediamo tramite i nostri programmi formativi anche a completarne l’istruzione scolastica


Alessandro Vardanega, Presidente Unindustria Treviso: «È davvero una bella giornata questa, per Texa e per tutto il territorio trevigiano e veneto. Bruno Vianello crede molto nel radicamento sul territorio e nell’investimento sul capitale umano, fattori dai quali nasce la sua forza imprenditoriale. A questo proposito vorrei ricordare che TEXA nel 2011 ha vinto il premio “Giovani in Fabbrica” di Unindustria Treviso, per aver assunto un gran numero di giovani ed aver assicurato loro un futuro e la possibilità di farsi una famiglia.»

Alberto Bombassei, Presidente Brembo: «È un grande orgoglio per me sapere che Bruno Vianello mi abbia preso come esempio da seguire per quanto riguarda qualità e innovazione industriale. Ha perfettamente ragione quando dice che un Paese senza industria è povero, è debole. L’Italia è ancora oggi il secondo Paese europeo per produzione manifatturiera. Nonostante ciò, il nostro sistema deve evolvere ancora, verso produzioni ad alto valore aggiunto, occupando personale altamente qualificato e puntando fortemente sull’innovazione tecnologica. La crisi impone alle nostre aziende di essere ancora più organizzate e proiettate sui mercati internazionali.»

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