Per inviarci segnalazioni, foto e video puoi contattarci su info@moto.it
Ogni volta che l’inverno è alle porte arriva puntuale il solito dubbio amletico. Montare o non montare le gomme invernali? Per cercare di diradare le perplessità sul tema questa volta abbiamo deciso di passare dalla teoria alla pratica. A novembre, appena è scattato l’obbligo imposto dalle ordinanze provinciali, abbiamo montato quattro gomme invernali su un’auto della Redazione. E poi le abbiamo testate per tutto l’inverno, senza sosta, in diverse condizioni e per circa 10.000 km. Per non favorire alcun costruttore la nostra scelta è ricaduta sulle Yokohama W.drive V902, gomme che attualmente non sono più in produzione (oggi sono state sostituite dalle nuove V905).
Prima di tutto abbiamo scelto di montare le invernali su un altro set di cerchi, principalmente per due motivi. Continuare a smontare e rimontare le gomme su uno stesso cerchio infatti non fa bene alla spalla del pneumatico, che è notoriamente la zona più delicata di una gomma. E poi una volta ammortizzata la spesa dei cerchi - se non si scelgono in lega ma ruote grezze si spende davvero poco - si risparmia tantissimo al momento dello smontaggio. Nel nostro caso abbiamo speso soltanto 15 euro per rimontare i cerchi con le estive a fine stagione, a fronte dei 40-50 euro che si spendono mediamente in Italia per il cambio gomma su singolo cerchio. E per di più, se si ha abbastanza spazio, in giardino o in garage, e ci si procura un minimo di attrezzatura (bastano un cric e un compressore) è un'operazione che si può fare tranquillamente anche da soli.
Su asfalto asciutto e freddo le W.drive V902 si sono dimostrate incredibilmente silenziose
Quasi superlfuo dire che le nostre W.drive V902 sono andate benissimo su neve e ghiaccio. Al giorno d’oggi infatti qualsiasi pneumatico invernale di qualità medio-alta se la cava alla grande in queste condizioni. Dove si fa la differenza, oggi, è nella guida su asciutto e bagnato. Soprattutto durante un inverno non particolarmente rigido come quello appena terminato. La prima cosa che ci ha colpito è la silenziosità. Su asfalto asciutto e freddo le W.drive V902 si sono dimostrate incredibilmente silenziose, quasi paragonabili a delle normali estive. Un risultato impensabile fino a pochi anni fa per delle invernali che una volta erano molto più rumorose in fase di rotolamento. Oggi invece, anche in autostrada e su asfalto drenante, il comfort acustico è garantito. Un dettaglio non da poco per chi macina tantissimi chilometri durante l’inverno.
Molto buono però anche il comportamento sul bagnato o su asfalto umido. Anche in caso di frenata di emergenza oppure in curva, ad alte velocità, queste invernali hanno saputo garantire grande sicurezza, senza dimostrare mai attimi di incertezza. Non aspettatevi però le prestazioni di una gomma sportiva. Qualsiasi invernale infatti, anche il più performante, rimane pur sempre una gomma specialistica, studiata per funzionare bene soltanto in determinate condizioni ambientali. Bisogna dimenticarsi insomma di guidare al limite con le invernali come se si montassero delle estive. L’invernale infatti, per sua natura, è una gomma più morbida e che non va per questo maltrattata. Continue ed improvvise variazioni di carico, violente frenate o accelerate e curve impostate con grande aggressività sono tutte condizioni che stressato inutilmente il nostro invernale, che non nasce per rispondere a queste esigenze.
Il nostro test ha dimostrato che l’invernale è una gomma che non costringe più a grandi compressi
Rispetto ad alcuni anni fa è migliorata molto anche l’usura di questo tipo di gomme. Il nostro Yokohama W.drive V902, dopo circa 10.000 km, percorsi per l’assoluta maggior parte in condizioni di asciutto, a temperature comprese tra - 4 e + 12° C, alla fine del test non presentava apprezzabili segni di consumo, con il battistrada ancora del tutto paragonabile al nuovo (vedi foto). Considerata la distribuzione dei pesi ottimale tra anteriore e posteriore della nostra auto le gomme avevano perso circa 1 mm di spessore sia davanti che dietro. Per raggiungere tutti questi risultati le gomme invernali attuali, come il nostro W.drive V902, si sono serviti di diversi escamotage tecnologici, che vanno dalla mescola ad una particolare struttura della gomma.
Nel caso del nostro Yokohama, ideale per auto e SUV, con un codice di velocità fino a V (240 km/h), abbiamo una battistrada con disegno asimmetrico pensato per favorire il drenaggio dell’acqua eliminando il pericolo dell’aquaplaning grazie ad una fitta trama di scanalature longitudinali e laterali. Le lamelle disposte lungo tutto il battistrada invece sono studiate per migliorare grip e tenuta massimizzando il cosiddetto ”effetto ventosa” con la nuova mescola ai polimeri flessibili. La stabilità e la sicurezza che ci ha trasmesso al volante invece è merito della struttura di questa gomma, rigida e resistente grazie ad una doppia cintura in acciaio, bordini di protezione del cerchio, filler ad alta rigidità e supporti resistenti in metallo e gomma.
E’ doveroso però anche un cenno ai consumi, vero tallone d’Achille degli invernali fino a qualche tempo fa. Nel nostro caso abbiamo avvertito un aumento dei consumi quasi del tutto trascurabile, superiore di circa 0,5 l/100 km rispetto alla media di consumo rilevata con gli estivi. Il merito è della minore resistenza al rotolamento che gli invernali di oggi sanno garantire. Il nostro W.drive V902 rispetto al suo predecessore per esempio assicura una resistenza al rotolamento del 7% inferiore. Un valore che per di più oggi è stato migliorato ulteriormente sull’attuale V905.
Il nostro test ha dimostrato che l’invernale è una gomma che non costringe più a grandi compressi, ma che permette al tempo stesso di viaggiare per tutto l’inverno senza pensieri. E’ la scelta ideale per chi fa tanti chilometri, come nel nostro caso, e che si trova a viaggiare in contesti diversi nell’arco di una stessa giornata (dalla pianura alla montagna fino alla città). Ovviamente per farsi un set occorre una spesa iniziale non indifferente, specialmente se si sceglie la strada del doppio set di cerchi. Quattro gomme di buona qualità da 17 pollici (una misura media, come la nostra) possono arrivare a costare tra i 400 e i 600 euro. Questo testimonia però che ormai anche i prezzi degli invernali sono del tutto paragonabili a quelli delle estive. Quindi montare una gomma termica è una scelta che va interpretata come un investimento a lungo termine, che permette di viaggiare comodi e sicuri, ma dall’altro di risparmiare il treno estivo, che finirà inevitabilmente per durarvi molto di più.