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Elon Musk si accinge a battere un altro record: dopo essere stato indicato come l’uomo più ricco al mondo, il boss di Tesla punta con il modello Y a sparigliare le carte sul mercato cinese dei veicoli elettrici, battendo la concorrenza ed issandosi al primo posto di vendite nella hit dei modelli a zero emissioni.
Nella sua speranza commerciale, Musk è confortato da una serie di analisi che indicano non solo il mercato cinese delle vetture elettriche in forte rialzo dopo la crisi pandemica del 2020, ma designano appunto la Tesla Y come capofila assoluta delle vendite.
Nella previsione entra in gioco la politica commerciale voluta da Musk che per la Y - prodotta proprio in Cina - ha fissato un prezzo addirittura inferiore rispetto a corrispondenti modelli con motore termico: il prezzo base, di 339.900 yuan (al cambio attuale, poco più di 43.000 euro), è infatti minore del 10% nei confronti di vetture premium come Mercedes GLC, BMW X3 ed Audi Q5L, tutti SUV a benzina di produzione locale con dimensioni e posizionamento simili.
«La politica di Musk - ha detto Cui Dongshu, segretario generale della CPCA (China Passenger Car Association) - infrange la prassi consolidata che vuole il costo di un veicolo elettrico più alto rispetto ai modelli tradizionali».
In Cina le vendite dei NEV (veicoli a nuova energia), categoria che comprende auto elettriche a batteria, ibride plug-in e auto a celle a combustibile a idrogeno, sono previste in crescita fino al 40% nell’anno in corso, potendosi attestare a 1,8 milioni di unità nel 2021, rispetto all’1,3 milioni di vetture vendite nel 2020, quindi a poca distanza dalla sogli dei 2 milioni di unità fissato da Governo cinese quando però non c’erano ancora i segnali della pandemia da Coronavirus.
A sostenere la domanda di veicoli elettrici ci sono i sussidi statali, in un primo tempo previsti fino al 2020 ed ora prolungati per tutto il 2021: Pechino vuole che i NEV arrivino al 20% delle vendite totali entro il 2025, contro circa il 5% attuale.