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2015 a due volti, per Tesla. La casa californiana, produttrice delle celebri vetture mosse unicamente tramite l’utilizzo dell’elettricità, ha chiuso il terzo trimestre dell’anno facendo registrare una perdita di oltre 230 milioni di ollari, pari a circa 210 milioni di euro. Ciò è da imputare, prevalentemente, alla grande quantità di investimenti del costruttore.
Sotto il profilo finanziario, il fatturato complessivo è salito a 1,2 miliardi di dollari, facendo registrare un incremento del 33% rispetto al 2014, mentre le spese operative ammontano a 415 milioni. Gli ordini sono in forte crescita: sono stati consegnati nel terzo trimestre 11.604 veicoli, per un totale di 12.091 auto uscite dalle linee di montaggio. Da una parte, sono scese le spese di R&D relative alla Model X, mentre sono aumentate decisamente – nell’arco dei 500 milioni di dollari - quelle per la Model 3, berlina di prossima generazione il cui costo unitario dovrebbe aggirarsi sui 35.000 dollari.
Vengono ritoccate in aumento anche le stime per il mercato cinese. Il recente cambiamento sulla normativa che esclude la Model S dalla limitazione imposta alle targhe, potrebbe portare numerosi yuan nelle casse della casa californiana. Si profila, invece, una chiusura dell’anno con vendite in calo, rispetto alle 55.000 preventivate ad inizio 2015. Per Musk, infatti, le Tesla che complessivamente usciranno dalle linee saranno 50-52 mila unità, stabilendo tuttavia il record di produzione della casa.
L’Autopilot, tecnologia implementata alla metà di ottobre e già scaricata da oltre 40 mila veicoli sparsi in tutto il globo, è frutto di affinate ricerche. «Ogni giorno le Tesla raccolgono dati per più di un milione di miglia, elaborati e inviati nuovamente alla flotta per migliorare l'esperienza di guida» spiega Elon Musk, CEO Tesla. Dalla casa, tuttavia, dissuadono dall’usare impropriamente tale sofisticato sistema, e verranno introdotte specifiche tecniche affinché l’Autopilot non entri in funzione senza che il guidatore abbia ugualmente le mani sul volante.
È stata trasferita, infine, la produzione di celle destinate ai veicoli dalla fabbrica di Fremont alla Gigafactory di Sparks, nel Nevada. SI stima che le prime unità di questo tipo verranno prodotte entro il 2016, in anticipo con quanto inizialmente previsto.