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Da più parti è circolata la notizia che Elon Musk, parlando alla Gigafactory di Berlino, abbia annunciato l'intenzione di mettere in produzione l'oramai leggendaria "20.000 dollar car" (che nel frattempo sono diventati 25.000, sapete, c'è l'inflazione...) potrebbe trovare casa a Grünheide, ed essere prodotta anche lì. Una dichiarazione inaspettata per un modello che, per quanto se ne sa, è stato progettato e disegnato interamente in Cina e che solo nel Paese del Dragone (grazie ai bassi costi) avrebbe potuto avere un senso economico.
I casi sono due: ammesso che questo progetto veda la luce a breve termine (si parla comunque del 2025) la mossa di Musk, oltre ad aver fatto salire di botto le azioni di Tesla, potrebbe anche costituire una reazione alle minacce europee di sanzionare le auto made in Cina, non diversamente da quanto ha fatto recentemente BYD annunciando l'apertura di una fabbrica in Ungheria. Una Tesla "economica" e per di più costruita in Europa sarebbe l'uccisione "nella culla" di modelli appena nati come la Citroen ë-C3, o le imminenti Fiat Panda elettrica o la Renault 5 elettrica, tutte collocate nella stessa fascia di prezzo.