Tesla Robotaxi: in realtà l'aveva già disegnato Giugiaro per Alfa Romeo

Tesla Robotaxi: in realtà l'aveva già disegnato Giugiaro per Alfa Romeo
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Arriva (forse) il Tesla Robotaxi a guida autonoma futuristico di Elon Musk. Per intrattenere l’attesa ecco come ce lo immaginiamo, sperando che abbia preso spunto da chi, quasi 50 anni fa, aveva già un piede nel futuro
9 ottobre 2024

Le auto del domani sono ormai sempre più vicine alla realizzazione. O forse no, considerando che l’uscita del nuovo Robotaxi Tesla era stabilita per l’8 agosto 2024. La nuova data ufficiale è il 10 ottobre 2024, sperando che non ci siano ulteriori ritardi. L’attesa però si è fatta sentire, e un attento residente di Los Angeles è riuscito a immortalare il possibile prototipo del Cybercab (questo il soprannome attuale del Robotaxi), uno scatto rubato che mostra le probabili forme esterne: si può dire con certezza che ha fatto sollevare più di un sopracciglio. Sotto la pesante verniciatura gialla sembra esserci una piccola due o tre posti a due volumi e un’area di carico di dimensioni ridotte, presumibilmente senza volante e senza pedali. Come se non bastasse, è in circolo un’illustrazione ispirata alla descrizione del Cybercab presenta nella biografia di Elon Musk scritta da Walter Isaacson. Insieme, queste due figure non fanno pensare a un veicolo adatto al servizio taxi, perlomeno che sia in grado di trasportare più di due persone e qualche bagaglio.

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Si tratta di congetture, naturalmente. E ben si sa che a quel bricconcello di Elon Musk piacciono gli scherzi mediatici, quindi questo taxi a guida autonoma potrebbe risultare completamente diverso rispetto alla foto girata sui social. E dato che di congetture si parla, perché non provare ad andare indietro con l'orologio? Più precisamente al 1976, quando al Museum of Modern Arts di New York ci fu una peculiare esposizione di auto curiosamente dipinte di giallo. Le case costruttrici di tutto il mondo, infatti, avevano accettato una sfida lanciata dal curatore del dipartimento di design: realizzare un nuovo e rivoluzionario tipo di taxi.

La mostra al MoMa di New York
La mostra al MoMa di New York

Taxi di una volta, innovazioni di oggi

Ecco che le invenzioni del passato non sono mai state così avveniristiche. Brand di fama mondiale come Volvo, Volkswagen ed ex colossi americani come l’American Machine and Foundry (Amf) si sono impegnate a donare a questi veicoli una serie di caratteristiche innovative e in controtendenza rispetto ai canoni di allora: dimensioni compatte all’esterno, grande abitabilità interna, sicurezza per i conducenti e un basso impatto ambientale. Sebbene molti di questi prototipi siano rimasti tali, non c’è dubbio che siano stati fonte di ispirazione non solo per il trasporto pubblico ma anche per i modelli a venire.

Il taxi Alfa Romeo
Il taxi Alfa Romeo

Il più suggestivo tra tutti non poteva che essere di casa: l’Alfa Romeo New York Taxi, il cui progetto fu affidato all’Italdesign di Giorgetto Giugiaro. Il telaio era quello del furgone Alfa Romeo F12 di cui Giugiaro non lasciò traccia: al suo posto disegnò una carrozzeria dalle forme razionali e studiate per poter sfruttare al meglio lo spazio interno senza accentuare gli ingombri esterni. Il regolamento del concorso prevedeva l’accesso a una sedia a rotelle che l’Alfa Romeo New York Taxi fornì grazie all’installazione di una rampa e del portellone scorrevole, soluzione ampiamente utilizzata nei minivan anche ad uso pubblico. Quattro i posti a sedere disponibili: due fissi nel senso di marcia e due montati in senso opposto e ripiegabili, soluzione ottimale per stivare i bagagli. Ulteriore spazio è disponibile di fianco al posto guida, dove non è presente il sedile per l’eventuale passeggero, e sotto il pavimento sono alloggiati gli attrezzi di servizio. L’utilizzo di un telaio derivante da un van piuttosto che quello di una berlina permette di diminuire lo spazio occupato longitudinalmente dal veicolo e aumentarlo in altezza, offrendo ai passeggeri libertà di movimento e comfort.

Il concept alfa romeo ha un posto di guida e probabilmente all'epoca prevedeva un motore termico, oggi si parla ovviamente di veicoli alimentate a batteria, e non ci sono accenni al posto di guida che sulle auto a guida autonoma è (teoricamente) superfluo. Ciò non toglie che le linee particolarmente spigolose lo fanno assomigliare ad un lontano parente del Cybertruck, mezzo che ha già tentato di usare una forma simil-scatola per sfruttare al meglio lo spazio interno. Alfa Romeo New York Taxi è un vero e proprio gioiello del passato che può ancora oggi essere preso da esempio per la sua semplicità ed efficienza: non si può che sperare che questi valori restino impressi nella produzione dei veicoli del futuro, e che Elon Musk abbia voluto spaventare i suoi azionisti “rivelando” un veicolo che sembra invece essere tornato indietro, ma nel futuro.

Gli esterni del taxi Alfa Romeo per New York
Gli esterni del taxi Alfa Romeo per New York
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