Tesla, bruciati 8.000 dollari al minuto negli ultimi 12 mesi

Tesla, bruciati 8.000 dollari al minuto negli ultimi 12 mesi
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Negli ultimi 12 mesi, Tesla ha bruciato 8.000 dollari al minuto. Pesano i costi produttivi della Model 3
22 novembre 2017

Tesla punta a battere tutti i record di velocità con la sua nuova Roadster, che dovrebbe coprire lo scatto da 0 a 100 km/h in 1,9 secondi. Al momento, però, il primato di rapidità che la casa americana ha ottenuto è tutt'altro che ragguardevole: nel corso degli ultimi dodici mesi Tesla ha bruciato 8.000 dollari al minuto, che equivalgono a 480.000 dollari all'ora. Lo riporta Bloomberg, secondo i cui calcoli Tesla arriverebbe ad esaurire la sua liquidità attuale il prossimo 6 agosto se gli esborsi continuassero a mantenere questo ritmo. 

Tesla assicura che l'accelerazione della produzione della Model 3 porterà ad un miglioramento della situazione. Gli investitori, dal canto loro, non sembrano preoccuparsi: la capitalizzazione di Borsa della casa americana è attualmente pari a 53 miliardi di dollari. Tanto per fare un paragone, quella di Ford si attesta sui 48 miliardi. 

Tesla ha rassicurato gli investitori in merito al flusso di cassa futuro annunciando una nuova strategia a margine della presentazione del Semi Truck e della Roadster: la casa americana chiederà il pagamento contestuale agli ordini, anche se si tratta di vetture la cui consegna potrebbe essere perfezionata a lungo termine.

Ad esempio, chi volesse acquistare una Roadster, il cui debutto è previsto per il 2020, dovrebbe sborsare anticipatamente i 250.000 dollari necessari. Moltiplicando per i 1.000 ordini già ricevuti, si tocca quota 250 milioni. Cifra, questa, che non basterà certo a tamponare le cospicue perdite di Tesla, che, per la Model 3, sta bruciando un miliardo di dollari a trimestre. 

Stando a quanto dichiarato da Tesla, la casa americana vanta fondi sufficienti per raggiungere il target di 5.000 unità di Model 3 prodotte entro il marzo del 2018. Tra le possiblità per rimpinguare la liquidità il ricorso alle obbligazioni o la cessione di quote societarie. Elon Musk, il CEO e fondatore di Tesla, è al momento in possesso del 20% delle azioni. 

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