Tesla pagherà i propri dipendenti ucraini arruolati in guerra per un massimo di tre mesi

Tesla pagherà i propri dipendenti ucraini arruolati in guerra per un massimo di tre mesi
Pubblicità
Anche altre case automobilistiche si sono mobilitate: General Motors e Ford si sono mosse per sospendere le loro attività in Russia e Stellantis ha annunciato di aver istituito un team di supporto 24 ore su 24 per la salute e la sicurezza dei 71 dipendenti dell'azienda con sede in Ucraina
10 marzo 2022

I dipendenti Tesla ucraini a cui è stato chiesto di tornare per difendere il loro Paese riceveranno una retribuzione per almeno tre mesi, secondo una mail che Tesla ha inviato ai dipendenti in Europa, Medio Oriente e Africa. Dalla mail non era chiaro se questo vantaggio sarebbe stato esteso ai dipendenti in Nord America e altrove. Dopo tre mesi, Tesla prevede di rivalutare la guerra Russia-Ucraina e le situazioni dei loro dipendenti per decidere eventuali modofiche. Il presidente ucraino Volodymyr Zelenskyy, per ora, ha chiamato i riservisti per combattere a febbraio, prima dell'invasione prevista.

Nella mail, inviata il dodicesimo giorno dopo che la Russia ha invaso l'Ucraina, i dipendenti di Tesla sono stati anche elogiati per aver aiutato SpaceX, l'impresa aerospaziale guidata dal Ceo Elon Musk, a portare il suo servizio Internet satellitare Starlink in Ucraina. Tra le altre cose, il team Energy di Tesla ha assemblato e fornito sistemi di accumulo di energia con batterie agli ioni di litio - noti come Tesla Powerwall - per far funzionare le apparecchiature Starlink in Ucraina. I dipendenti Tesla hanno utilizzato inverter e cavi di ricarica donati dagli installatori certificati Tesla nell'area per assemblare i sistemi Starlink e Powerwall. Hanno poi modellato cavi da rottami nella nuova fabbrica di Tesla in costruzione fuori Berlino per aiutare ad alimentare le apparecchiature Starlink.

Sebbene Tesla non operi in Ucraina, la società ha affermato nella mail che circa 5.000 proprietari di Tesla nel paese e altri conducenti di veicoli elettrici potrebbero ottenere la ricarica gratuita del veicolo in alcune delle sue stazioni Supercharger in Polonia, Ungheria e Slovacchia. Tesla non è l'unica a gestire gli impatti sui dipendenti e sulla propria attività sulla scia della guerra russa in Ucraina. Le case automobilistiche come General Motors e Ford, infatti, si sono mosse rapidamente per sospendere le loro attività in Russia dopo l'invasione dell'Ucraina. Stellantis ha annunciato di aver istituito un team di supporto 24 ore su 24 per la salute e la sicurezza dei 71 dipendenti dell'azienda con sede in Ucraina.

Naviga su Automoto.it senza pubblicità
1 euro al mese
Pubblicità