Per inviarci segnalazioni, foto e video puoi contattarci su info@moto.it
Pare non ci sia molto da fare, per i puristi dell’equilibrio finanziario o tecnico, secondo quanto prevedono le teorie classiche per qualunque “normale” azienda del settore automotive. Il fenomeno Tesla procede nelle sue intenzioni e dichiarazioni, fuori dalla media, così come le quotazioni dei titoli dell’azienda di Elon Musk in effetti, che scendono ma rimangono a valori superiori rispetto la reale stima di quanto Tesla possa “generare” in termini di reddito. Se l’arcinota Model 3, che dovrebbe salvare i conti, in rosso, dell’azienda americana tarda a prendere il volo, causa produzione ancora dimezzata rispetto al target di 5000 settimanali, per il futuro ci sono altri proclami poco razionali, secondo molti.
Un’azienda con il difficile compito di innovare il settore, non solo nel prodotto ma anche nei processi di produzione, ha necessariamente degli intoppi, come si vede per l’automazione eccessiva che “va oltre limitatore” nello sfornare Model 3. Nonostante questo e i trimestri che passano senza migliorare i ritorni di cassa per Tesla, il buon Elon promette che la futura piccola Model Y, Crossover di alto volume nella sua diffusione, non certo nicchia come la supersportiva, sarà in strada nel 2020. Come credergli? Pare difficile approntare una nuova produzione, di modello inedito, in così poco tempo facendolo uscire da impianti ancora tutti da sviluppare (Fremont o altrove?).
Sembra che parti della nuova Model Y saranno comuni alla Model 3 e il recente rilassarsi delle tensioni commerciali tra USA e Cina, potranno aprire la porta a uno stabilimento produttivo di Tesla nel Paese riferimento per gli EV. Gli investitori quindi, vedendo rosa anziché rosso per Tesla da qui a breve, potranno continuare a dormire sonni tranquilli, non come l'uomo caduto in disgrazia che dorme appoggiato a un'auto (Tesla) sotto un cartone (Elon Musk stesso, per scherzo). A voi la scelta, se state dalla parte di chi supporta l'indebitamento finanziario del costruttore più chiacchierato al mondo: il mercato è libero e al NYSE, o meglio NASDAQ le azioni di Elon Musk (TSLA) fluttuano recentemente intorno ai 300 dollari.