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Il SUV elettrico di Tesla, la Model X, è ancora protagonista di curiose vicende legate a problemi software. Questa volta, però, i problemi sembrano più gravi del solito e addirittura hanno spinto il proprietario esasperato, Barret Lyon di Rosewille (California), a denunciare la casa e richiedere il risarcimento del costo dell'auto, appellandosi alla Lemon Law. Quest'ultima è una legge della California che tutela il cliente nel settore auto e gli dà diritto a ricevere il rimborso o la sostituzione dell'auto nel caso in cui il costruttore non sia in grado di ripararla in tempi (e numero di tentativi) ragionevoli.
L'auto incriminata, imputata dallo stesso proprietario di fare «cose strane, malvagie», presenta problemi alle porte posteriori ad ala di gabbiano, che si aprono da sole in garage (danneggiando anche l'ambiente) oppure premendo il freno si chiudono improvvisamente anche con le gambe dei passeggeri in mezzo.
Inoltre, sempre come racconta Lyon, anche l'AutoPilot non è esente da anomalie, specialmente in condizioni di pioggia, situazione nella quale la Model X diventa addirittura «pericolosa» effettuando continui cambi di corsia. Lyon è già proprietario di altre due Tesla, una Model S e una Roadster di cui è entusiasta, ma ha commentato invece l'esperienza con la Model X definendola una grande delusione: «Se si compra una macchina così ci si aspetta che funzioni. È diventato chiaro per me che la macchina non era pronta per i consumatori. Il centro servizi è completamente impreparato per il tipo di problemi che stanno avendo».
«È davvero una bella macchina – ha concluso Lyon -. È parcheggiata. Non la guidiamo. Si tratta fondamentalmente di una fantasiosa decorazione». La Lemon Law è applicabile solo nel periodo di validità della garanzia o entro 18 mesi dalla consegna. Non resta che aspettare di vedere chi la spunterà.