Per inviarci segnalazioni, foto e video puoi contattarci su info@moto.it
Una nuova sentenza del tribunale del Delaware ha ribadito che, Elon Musk, non è autorizzato a ricevere il controverso pacchetto retributivo da 56 milioni di dollari, nonostante il voto favorevole degli azionisti lo scorso giugno per reintegrarlo. La decisione, emessa dalla giudice Kathaleen McCormick, ha sorpreso gli investitori e ha sollevato dubbi sul futuro di Musk alla guida della casa automobilistica più preziosa al mondo.
In una dichiarazione, Tesla ha definito la sentenza "sbagliata" e ha annunciato l’intenzione di presentare appello. Musk, dal canto suo, ha commentato su X.com (ex Twitter): "Sono gli azionisti a dover controllare le votazioni aziendali, non i giudici."
Il pacchetto del 2018, approvato inizialmente dagli azionisti, prevedeva opzioni su azioni del valore massimo di 56 milioni di dollari, legate al raggiungimento di obiettivi di performance e di capitalizzazione di mercato. Tuttavia, il valore attuale del compenso è salito a circa 101 milioni di dollari grazie all’aumento del 42% delle azioni Tesla, registrato dopo la vittoria di Donald Trump alle elezioni presidenziali statunitensi.
Secondo McCormick, Musk aveva esercitato un controllo improprio sul processo di negoziazione del pacchetto retributivo nel 2018, e Tesla aveva fornito dichiarazioni materiali inesatte agli azionisti durante il voto. La giudice ha sottolineato che un voto di ratifica come quello di giugno non può essere utilizzato retroattivamente per legittimare una transazione controversa.
La decisione ha suscitato reazioni contrastanti. Alcuni investitori, come il gestore Gary Black, ritengono che la Corte Suprema del Delaware potrebbe ribaltare il verdetto, definendola una corte più "pragmatica". Nel frattempo, i sostenitori di Musk sui social media hanno espresso il loro dissenso, denunciando la violazione della volontà degli azionisti.
Oltre al caso Musk, Tesla dovrà anche pagare 345 milioni di dollari agli avvocati che hanno portato il caso in tribunale, una cifra ben lontana dai 6 miliardi inizialmente richiesti, ma comunque una delle più alte mai viste in cause legali legate ai titoli.
Nonostante le polemiche, Musk rimane una figura centrale per Tesla, avendo guidato l’azienda attraverso innovazioni tecnologiche e successi di mercato. Tuttavia, la disputa legale alimenta le incertezze sul suo futuro nella compagnia, soprattutto in un momento in cui il CEO è coinvolto in numerosi altri progetti, tra cui la guida di SpaceX e un ruolo di consulente per l’amministrazione Trump.