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Elon, una ne fa e cento ne pensa: lo sappiamo, non c’è settore nel quale, prima o poi, ci si imbatte nel marchio fondato da Musk.
Uno dei suoi pallini è quello dei servizi di ride-hailing, vale a dire la vettura con autista o anche senza, nel caso di auto a guida autonoma, che arriva a richiesta nel momento in cui ne abbiamo bisogno: ebbene, con Tesla Network, la app studiata proprio per il ride-hailing, l'azienda di Elon Musk potrebbe trovarsi a competere sul mercato nel medio periodo con i giganti del settore, come Uber e Lyft.
«Sulla base della nostra ricerca - ha detto Tasha Keeney, analista che ha studiato l'impatto che il lancio del servizio di ride-hailing avrebbe sul mercato - Tesla potrebbe proporre il suo servizio ad un prezzo premium di 4 dollari per miglio, un po’ superiore al del prezzo medio di Uber a New York, e potrebbe abbassarlo nel tempo per penetrare nei mercati più sensibili ai costi».
Il potenziale del mercato di ride-hailing è veramente grande: è stimato che potrebbe produrre ben il 50% di margini Ebitda e che se sviluppato su scala globale, ad una media di 1 di dollari per miglio, suo fatturato potrebbe valere 50 miliardi di dollari».
Inizialmente pensata per affiancare il sistema Autopilot, negli ultimi tempi Tesla Network è stata modificata per consentirne l’uso in anticipo sulla piena funzionalità della guida autonoma: potrà essere utilizzata come una normale app di ride-hailing con i conducenti di Tesla al volante, ma il fine ultimo resta quello di averla come strumento per i proprietari di vetture Tesla a guida autonoma, che tramite essa potranno mettere a disposizione le proprie auto per operare senza pilota a bordo nel servizio di ride-hailing.