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Nuove grane per Tesla riguardo all'Autopilot. Secondo quanto riporta Yahoo Finance, la NHTSA, l'organo statunitense per la sicurezza stradale, ha aperto un'investigazione in seguito al richiamo da parte della casa di Palo Alto di oltre due milioni di veicoli, sostanzialmente tutti quelli equipaggiati con il sistema avanzato di assistenza alla guida Autopilot. Il richiamo, disposto lo scorso dicembre, doveva risolvere il problema riguardo a un "utilizzo errato da parte del conducente" del sistema. In pratica, Tesla ha dovuto aggiungere delle funzioni che si assicurassero che il guidatore stesse prestando attenzione alla strada con l'Autopilot in funzione.
Secondo quanto sostiene la NHTSA, le azioni intraprese da Tesla con il richiamo non erano sufficienti. L'associazione ha spiegato che il suo ufficio preposto all'analisi dei difetti ha identificato delle preoccupazioni per incidenti occorsi dopo il richiamo. Vale a dire, insomma, che i veicoli equipaggiati con l'Autopilot aggiornato erano stati coinvolti in incidenti che potrebbero aver avuto a che fare con conducenti disattenti. Non solo: il richiamo richiede un'autorizzazione da parte del conducente, e gli permetterebbe di disattivarlo. La NHTSA ha inoltre dichiarato di aver identificato nel corso di un'inchiesta durata tre anni 13 casi di incidenti con morti e feriti gravi connessi in cui un uso inappropriato dell'autopilot ha avuto un ruolo centrale. Nessun commento, almeno per ora, da parte di Tesla su questa vicenda. Resta da capire, peraltro, quale possa essere l'influsso di questa vicenda sul progetto dei Robotaxi.