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Tesla fa auto veloci, tendenzialmente autonome ed estremamente tecnologiche. Ma non soltanto, perché il brand californiano continua ad essere un passo avanti alla concorrenza in termini di innovazione. Le auto elettriche moderne, tutto sommato, le hanno introdotte loro. Dalla ricarica veloce con il supercharger agli aggiornamenti over the air sono molte le intuizioni introdotte da Elon Musk e poi riprese dai costruttori tradizionali. Ultima delle quali potrebbe essere il Megacast.
Durante l’ultimo Tesla Battery Day, l’imprenditore sudafricano ha introdotto al pubblico le nuove celle 4680 ed il nuovo sistema di assemblaggio Megacast ispirato al mondo aerospaziale che Musk ha imparato a conoscere grazie a SpaceX. L’idea in campo aerospaziale consiste nell’integrare i serbatoi di carburante all’interno della superficie alare piuttosto che separarli, risparmiando spazio e compattando la struttura del modulo.
Il Megacast impiega la stessa filosofia, ma la traduce nel mondo dell’automotive. Il che significa, nel concreto, costruire una piattaforma in tre pezzi che integri il pacco batterie con i due assi della vettura. I vantaggi sono notevoli. Secondo Musk, il Megacast ridurrebbe la massa della vettura del 10%, aumentando l’autonomia del 14% e, soprattutto, riducendo di 370 pezzi il numero di componenti necessari a costruire un’automobile. Questo significa vetture più solide e rapide da costruire, un enorme vantaggio in termini di economie di scala.
Facile a dirsi e meno a farsi, in quanto di macchinari per la fusione di pezzi così grandi non esistevano. La costruzione della pressa per costruire il Megacast è stata affidata a macchinari Idra, una società bresciana fondata nel secondo dopoguerra che oggi rifornisce industrie a livello globale. La macchina, battezzata Giga Press, è la prima al mondo in grado di esercitare una forza di 8.000 tonnellate. “Se osiamo sognare in grande e siamo convinti di quello che stiamo facendo possiamo cambiare il mondo per un miglior futuro per i nostri figli e nipoti - ha dichiarato Riccardo Ferrario, General Manager di Idra - Per noi questo traguardo è una pietra miliare, e non dimostra soltanto le capacità tecniche di IDRA, ma celebra i molti anni di duro lavoro che sono stati necessari a produrre un progetto così complesso. Questo è l’inizio”. Ha concluso Ferrario.
Ora, nella Gigafactory in Texas, nei pressi di Austin, è stato costruito il primo Megacast per Model Y, che verrà sfruttato su tutta la produzione futura a cominciare da fine 2021.
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