Tesla, disinnescate sette bombe nell'area della Gigafactory in Germania

Tesla, disinnescate sette bombe nell'area della Gigafactory in Germania
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Nell'area dove sorgerà la Gigafactory tedesca di Tesla sono state fatte brillare sette bombe risalenti alla Seconda Guerra Mondiale
28 gennaio 2020

A fermare momentaneamente i piani di costruzione della Gigafactory di Tesla in Germania ha pensato un inconveniente aspettato: nell'area dove sorgerà lo stabilimento della casa di Palo Alto sono stati rinvenuti sette ordigni inesplosi risalenti alla Seconda Guerra Mondiale. Le bombe sono state fatte brillare da una task force di artificieri nella giornata di domenica, in modo tale da poter poi dare il via libera alla deforestazione necessaria per liberare lo spazio per lo stabilimento, che occuperà 300 ettari di terreno. 

Per mantenere la tabella di marcia tracciata da Tesla, che prevede l'inizio della produzione nella Gigafactory tedesca nel luglio del 2021, il taglio degli alberi dovrà essere ultimato entro il mese di febbraio. Nel frattempo, a tenere banco hanno pensato le proteste degli ambientalisti locali, scagliatisi contro il consumo di acqua dello stabilimento, che, a loro detta, metterebbe a repentaglio le risorse idriche della zona.

A preoccupare gli ambientalisti è stata una cifra contenuta nel documento di progetto della fabbrica: lo stabilimento, si legge, necessiterebbe di 372 metri cubi di acqua all'ora, da attingere dal bacino locale. Elon Musk è intervenuto sulla questione su Twitter: «Sembra che sia necessario chiarire un po' di cose! Tesla non avrà un fabbisogno di acqua giornaliero così elevato. Potrebbe essere così solo in caso di picchi di utilizzo, ma non tutti i giorni», ha puntualizzato Musk. In ogni caso, la Gigafactory berlinese ha già raccolto il consenso di politici, sindacati e associazioni di settore.

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