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Come sempre è starto Elon Musk in persona ieri sera, 30 novembre 2023 a presentare dopo quattro anni di annunci e attese, il veicolo più "strano" mai prodotto da Tesla (e forse da qualsiasi altro carmaker), il pick-up Cybertruck. La stranezza deriva dal design ma anche dalle soluzioni tecniche adottate, a cominciare dai materiali. Durante la festa di consegna dei primi dieci esemplari in alcuni video sono state messe in bella mostra le possibilità del Cybertruck in cimenti epici contro varie concorrenti: la prima è stata la disciplina del "truck pulling" molto conosciuta negli States che consiste nel traino su terra di un rimorchio che diventa via via più pesante sul gancio man mano che aumenta la distanza, e il Cybertruck naturalmente ha umiliato il Rivian RT1 a quattro motori, il Ford F-150 Lighting e pure un Ford F-350 diesel, tanto per mettere a confronto la trazione elettrica con quella termica. E il vincitore è stato, manco a dirlo, il Cybertruck.
A seguire si è parlato delle specifiche tecniche che sorprendono non tanto per la meccanica, che era piuttosto conosciuta, ma per le prestazioni e - a dispetto delle forme spigolose - il Cx che è pari a 0,335, un valore eccezionale per un veicolo utility e che migliora l'efficienza e il confort acustico, ammesso che si possa parlare di questo su un mezzo adatto al fuoristrada. L'ultima prova di forza, però, è sensazionale: su una pista da dragster un Cybertruck apparentemente normale sfida una Porsche 911 Carrera sulla classica accelerazione sul quarto di miglio. E naturalmente vince, ma nei fotogrammi finali si scopre che il Cybertruck... non è da solo.
Esaminando le varie informazioni emergono alcuni dettagli che finora erano sfuggiti: per esempio la maneggevolezza data dalle 4 ruote sterzanti (e meno male, visto che il Cybertruck è lungo 557 cm) e il controllo by wire della sterzata. A questo si uniscono la bellezza di 4.990 kg di capacità di traino. Le sospensioni sono attive e elettroniche hanno un'escursione di 305 mm e possono arrivare ad un'altezza da terra di 432 mm. Come sapete, l'esoscheletro del Cybertruck è fatto di acciaio inox ad alta resistenza senza vernice, con la promessa di riparazioni facili e rapida (torneremo su questo tema). Vetri infrangili (ma fino ad un certo punto) che possono resistere ad una palla da baseball o alla grandine. Il carico utile sul cassone è di 1.134 kg e le dimensioni sono di 180 per 120 cm., con la possibilità di abbattere i sedili della seconda fila per aumentare la capacità di carico.
Il Cybertruck ha una batteria stimata in 120 kWh nella versione base, ma come sempre Tesla non dichiara ufficialmente queste informazioni, comunque l'autonomia stimata in 547 km sembra plausibile, almeno nell'uso normale. La ricarica è a 250 kWh ai Supercharger e in 15 minuti è possibile rifornirsi fino a 235 km.
Anche sul tema dei prezzi c'è stata una sorpresa: dai 39.900 dollari comunicati molto tempo fa per il modello a trazione posteriore (che però arriva nel 2025) il costo è lievitato di 10.000 dollari ora si parte da 49.890 $ per passare a 68.890 per la versione a due motori a trazione integrale da 600 CV e a 96.930 dollari per la Cyberbeast da 845 CV a 3 motori, che è quella in grado di battere una Porsche. Il deposito per riservarne una è di 250 dollari rimborsabili. Non è chiaro quale potrà essere il tempo di attesa se l'ordine venisse fatto oggi, viste la lunghissima lista di prenotazioni da tutto il mondo che risalgono al 2019 e il basso numero degli esemplari prodotti ad Austin. Qualcuno dice che non basteranno tre o quattro anni per averlo. E in Europa? Nessuna annuncio è stato fatto per il momento circa l'esportare il Cybertruck in Europa o in altri Paesi, ma questo non significa che qualche intraprendente commerciante non l'abbia messo nel proprio programma di importazioni. L'unico problema sarebbe l'omologazione europea, ma nei Paesi del nord questa procedura, benché costosa, è molto più snella che in Italia. E non ci sono problemi di Euro 7...