Tesla contro tutti: ecco chi guadagna (o perde) con le auto elettriche

Tesla contro tutti: ecco chi guadagna (o perde) con le auto elettriche
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Facciamo i conti in tasca a Tesla e alle major impegnate nel mercato delle auto elettriche per vedere chi vince e chi si sta rovinando con le batterie
5 febbraio 2023
L'infografica di Visual Capitalist che evidenzia i margini di Tesla sulle proprie auto e il confronto con il principali concorrenti
L'infografica di Visual Capitalist che evidenzia i margini di Tesla sulle proprie auto e il confronto con il principali concorrenti

30.000 ordini in tre giorni?

Ci siamo chiesti spesso quando costano veramente le auto che compriamo, quale margine di guadagno abbiano i costruttori dedotti tutti i costi di fabbricazione, di trasporto, distribuzione eccetera. È un calcolo non molto facile e che cambia nel tempo secondo i piani di ammortamento, ma si è sempre saputo che per le auto elettriche Tesla era in grande vantaggio rispetto alla concorrenza per tutta una serie di ragioni che ora vedremo. Le cifre pubblicate nella infografica di Visual Capitalist sui dati della Reuters sono impressionanti, anche alla luce dei recenti ribassi di listino applicati dalla Big T introdotti per non perdere quote di mercato e restare il leader assoluto. Voci non ancora confermate dicono che in Cina in seguito alla campagna di sconti la Tesla ha ricevuto 30.000 ordini in tre giorni.

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I margini di guadagno lordo e netto delle major che fabbricano BEV
I margini di guadagno lordo e netto delle major che fabbricano BEV

Chi vince, chi perde e chi "pareggia"

Il guadagno lordo per ogni auto prodotta da Tesla è di 14.456 euro, che diventano 8.842 euro netti ad esemplare. Non è tanto il margine in assoluto a lasciare stupefatti, ma il divario rispetto alle concorrenti: la più vicina è General Motors (principalmente con la Bolt) che si ferma a 2.150 euro. Per il guadagno lordo ci sarebbe in lizza la cinese BYD (principale rivale di Tesla nel Paese del Dragone), ma il margine netto non è altrettanto buono e si ferma a poco più di 1.000 euro per auto elettrica. Seguono ancora in terreno positivo Toyota, Volkswagen e Hyundai, mentre Ford, Xpeng e Nio segnano un evidente perdita. Quest'ultima - che come brand di lusso equivale alle top Tesla ma anche a Mercedes, Audi e BMW, ci rimette addirittura 17.700 euro per ogni esemplare. Va sottolineato che Xpeng e Nio, essendo le debuttanti del mercato, sono state fra quelle su cui ha impattato di più la crisi del lockdown e dei microchip.

Una Tesla Model S Plaid costa oggi 141.000 euro
Una Tesla Model S Plaid costa oggi 141.000 euro

Margini che "uccidono" la concorrenza

Alla luce di queste cifre è facile capire che con un competitor come Tesla c'è poco da fare, ha un vantaggio "strutturale" enorme dovuto alle forti economie di scala legate a cicli produttivi estremamente razionalizzati (si pensi solo alle megapresse italiane che "stampano" il telaio posteriore in un solo pezzo invece che tredici o quattordici). Ed è quindi stato in grado di ridurre i propri margini di guadagno di una percentuale consistente (anche del 20%) nel giro di una notte costringendo più o meno tutti a fare i conti con i nuovi prezzi. Ford ha già annunciato le prossime riduzioni e anche alcune aziende cinesi, mentre Volkswagen e BMW hanno detto che per il momento non ritoccheranno i listini. Ovviamente i clienti Tesla che avevano pagato le auto a prezzo "pieno" non sono stati molto contenti, al pari di coloro che hanno visto ridursi il valore dell'usato (negli USA circa il 18% in meno).

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