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Tesla cerca di reagire alle ambasce economiche dell'ultimo periodo, conseguenti anche al primo incidente mortale con Autopilot, modificando la propria politica commerciale e i listini. Obiettivi principali sono ridurre degli impegni finanziari connessi al programma di riacquisto dei propri modelli e stimolare le vendite del SUV crossover Model X.
L'azienda di Elon Musk ha presentato una nuova versione della Model X la scorsa settimana. La 60D con pacco batterie da 60 kWh è stata inserita nei listini al prezzo di 74.000 dollari, cioè 9000 in meno rispetto alla Model X 75D. Non è il primo taglio di prezzi operato da Tesla: lo scorso mese, infatti, è stata presentata la Model S 60D con un prezzo abbassato a 66.000 dollari.
Nonostante questa svolta nella politica commerciale di Tesla, resta comunque il pollice verso da parte degli analisti, sebbene sia atteso nelle prossime ore un annuncio in merito ad una seconda fase del suo masterplan. Brian Johnson di Barclays ha fatto notare come dal 2006 l'azienda abbia "scavato un buco da 4,2 miliardi di dollari"; l'analista ha assegnato a Tesla un giudizio "D".
Nel frattempo, Tesla sta anche lavorando al perfezionamento del sistema di Autopilot in collaborazione con Robert Bosch e Mobileye. Lo stesso Musk ha reso noto via Twitter di aver discusso telefonicamente con la Robert Bosch, fornitrice del sistema radar di Autopilot, della possibilità di migliorarlo attraverso un aggiornamento del software.