Tesla: a Wall Street vale più di Ford e GM messe assieme

Tesla: a Wall Street vale più di Ford e GM messe assieme
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Con il nuovo record di ieri il titolo Tesla è salito a 469 dollari, guadagnando il 90% negli ultimi tre mesi. La casa fondata da Elon Musk è diventata la marca automobilistica americana con la maggiore capitalizzazione di sempre. Come mai?
8 gennaio 2020

Un anno fa le azione Tesla valevano 340 dollari, il 31 maggio erano cadute a 185 dollari e ieri alla chiusura di Wall Street hanno raggiunto il record storico di 469,06 dollari con un ultimo rally trimestrale di +93%.
E oggi, a Nasdaq ancora aperto, il titolo della casa fondata da Elon Musk è momentanemente superato i 476 dollari.

Con la chiusura di ieri, Tesla ha raggiunto la capitalizzazione di 82 miliardi dollari, superando la migliore prestazione di casa automobilistica americana infrangendo il record raggiunto da Ford nel 1999 con 80,8 miliardi. In quell'anno un più giovane Musk fondò un paio di società tecnologiche, una delle quali sarebbe poi diventata PayPal.

Oggi Tesla vale in borsa più di General Motors (50 miliardi) e Ford (36) messe assieme.

L'andamento del titolo Tesla negli ultimi sei mesi
L'andamento del titolo Tesla negli ultimi sei mesi
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Dopo la nuova punta massima raggiunta a dicembre, il titolo è ulteriormente salito la prima settimana del 2020, dopo che la società costruttrice di automobili elettriche ha dichiarato di aver consegnato 112.000 vetture nel terzo trimestre (92.500 Model 3 e 19.450 Modello S/X), superando le previsioni di 106.000 unità. Un risultato che ha portato le consegne del 2019 a 367.500 unità: il 50% in più rispetto al 2018.

Sempre ieri, martedì, Elon Musk si esibito sul palco della nuova fabbrica Tesla a Shanghai - improvvisando un ballo sulle note di More Than You Know di Axwell Ingrosso: chi non ballerebbe di contentezza al suoi posto, video qui soitto – ma soprattutto, nel consegnare le prime dieci Model 3 prodotte nella nuova Gigafactory cinese, ha promesso un “futuro molto eccitante”, dichiarando che dopo questi primi investimenti dedicati alla Model 3 si costruiranno in Cina anche le Model Y e i modelli futuri, sarà aperto il centro stile e di engineering dedicato alla futura auto cinese per il mercato globale.

L'impianto, del valore di due miliardi di dollari, è il primo di Tesla fuori dagli USA e produce oltre mille vetture a settimana. L'obiettivo è di raggiungere quota 250.000 vetture costruite all'anno assieme alle relative batterie.

In attesa dei risultati del quarto trimestre 2019 l'analista di Argus Researchs Bill Seleski ha portato il target azionario a 556 dollari, contando su consegne superiori alle previsioni anche nel quarto trimestre e sull'aumento dei ricavi grazie a Model S e Model X. Significativi infine i 250.000 ordini ricevuti per il Cybertruck presentato di recente.

Tesla detiene il 17% del mercato mondiale dell'auto elettrica. Sta crescendo nei fatturati, riesce ad autofinanziarsi ma ha tutt'ora il bilancio in passivo.

Secondo alcuni analisti rispetta il ciclo di una start-up e quindi non c'è da preoccuparsi, per altri dovrà invece iniziare a fare profitti prima o poi, altrimenti patirà molto la concorrenza degli altri colossi dell'automobile che certo non stanno alla finistra.

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