Terremoto in Emilia: nessuna conseguenza per la “Motor Valley"

Terremoto in Emilia: nessuna conseguenza per la “Motor Valley"
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Il sisma che ha colpito l’Emilia Romagna non ha provocato particolari danni agli stabilimenti Ferrari, Lamborghini, Ducati, Maserati e VM Motori situati nel cuore della regione
21 maggio 2012

Il sisma che ha colpito lo scorso weekend l’Emilia Romagna, provocando sette morti e danneggiando numerosi edifici nella regione, ha interessato anche quella zona conosciuta nel mondo come Motor Valley. All’interno del triangolo Modena-Ferrara-Bologna infatti hanno sede gli stabilimenti di produzione di alcuni dei marchi più prestigiosi all’interno del panorama non solo automobilistico, ma anche motociclistico.

A Maranello si trova la Ferrari, a Sant’Agata Bolognese la Lamborghini e a Modena la Maserati, mentre Borgo Panigale ospita un’Azienda del calibro della Ducati e a Cento, in provincia di Ferrara, all’interno degli stabilimenti della VM Motori, si producono propulsori fin dal 1947.

In ogni caso il terremoto non sembra aver procurato particolari danni alle Aziende della Motor Valley, a differenza di altri stabilimenti emiliani e romagnoli, alcuni dei quali addirittura crollati a causa delle forti scosse.

Nessun danno si è registrato né alla Ferrari, né al Museo recentemente inaugurato e dedicato alla storia del Cavallino. Un portavoce dell'Azienda infatti ha confermato che i controlli, effettuati dai Vigili del Fuoco dello stabilimento subito dopo il sisma, non hanno evidenziato problemi.

Le scosse non hanno avuto conseguenze nemmeno alla Lamborghini dove, dopo i controlli del personale, hanno lavorato i tecnici del Comune per verificare che si possa effettivamente riprendere la regolare apertura dello stabilimento senza correre inutili rischi.

Tutto in ordine anche alla Casa del Tridente, in via Ciro Menotti, così come allo stabilimento e al museo della Ducati che si trovano proprio alle porte di Bologna.

Soltanto alla VM Motori, che si trova ad una ventina di chilometri da Bondeno e a una decina da Dosso di Sant'Agostino dove si sono registrati i crolli più gravi, si sono avute cadute di calcinacci e si sono resi necessari una serie di controlli in tutti i reparti dello stabilimento.

Fonte: Ansa

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