L’ex-presidente palestrato e ambientalista più celebre al mondo passa col rosso e fa poker [col SUV V8]

Arnold Schwarzenegger in prima pagina come anziano che passa con il rosso e danneggia 4 auto in un colpo solo. A L.A. sul suo SUV poco ecologista (nonostante abbia modelli a Zero Emissioni) si trova sotto le ruote una Toyota Prius

24 gennaio 2022

Anche gli ex-presidenti, o meglio ex-governatori, passano con il rosso a bordo di grossi SUV investendo altre auto. È successo l’altro giorno a “big man” Arnold Schwarzenegger, che brutta figura. Oltretutto da guidatore esperto, over70 come lui (74 anni portati alla grandissima).

La star del cinema e in passato governatore della California, amicone del quasi coetaneo Sylvester Stallone, è andato addosso con il suo Yukon a una Toyota. Pare che non abbia rispettato il semaforo rosso all’incrocio, Schwarzy, urtando malamente la vettura giapponese.

Naviga su Automoto.it senza pubblicità

1 euro al mese

V8 6.2 ma non solo

Per fortuna nessun danno alle persone ma titoloni e prime pagine ovunque, per un divo di Hollywood che proprio dalle parti di L.A. usa gli oltre 350CV del SUV americano con gli otto cilindri, per creare una scena quasi da film: il suo SUV con una ruota sul parabrezza della povera Prius (bel rischio) schiacciata per via delle dimensioni.

Tra i mezzi coinvolti non manca una bella elettrica: non Tesla come quella che Schwarzenegger ha omaggato a Greta, meglio: importata dalla Germania una Porsche Taycan che passava al momento.

Per ora non risultano procedimenti in corso che tocchino l’attore, circa questa vicenda stradale e, anzi, sono escluse dalla polizia infrazioni esterne alla guida come ebrezze o droghe per tutti i coinvolti.

Da rilevare che pur vantando una serie di belle auto con "motoroni" a sei e oltre cilindri di buon gusto (ovvero non americane, vedi varie Mercedes e persino una Bugatti) il buon Arnold è comunque bandiera ambientalista da qualche anno, cercando di usare (tranne 'stavolta) vetture con alimentazione green, idrogeno incluso. Tra le altre cose, amando i mezzi di un certo peso lo stesso Arnold non disdegna di convertirli in elettrico, quando possibile.