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Il viaggio di Nancy Pelosi, speaker della Camera dei Rappresentanti degli USA, verso Taiwan ha avuto conseguenze imponenti. L'America ha ribadito a Taiwan il "pieno supporto" da parte degli Stati Uniti, mentre la Cina ha intrapreso numerose esercitazioni militari (con tanto di missili) tutto intorno alle acque della piccola nazione insulare, sostenendo che la questione Taiwan è "affare interno di Pechino" e che gli USA con l'invio di Pelosi hanno preso una "scelta irrazionale e offensiva nei confronti dell'integrità e della sovranità nazionale della Cina".
Le esercitazioni sono enormi tanto quanto lo è effettivamente l'esercito cinese: tendenzialmente l'esercito fisso conta 2 milioni di soldati attivi, ma in caso di necessità la Cina può mobilitare rapidamente tutta la popolazione - maschile e femminile - fra i 18 e i 49 anni di età, per un totale che potrebbe toccare o superare i 600 milioni di soldati arruolati. Secondo il Business Insider, quello cinese sarebbe il 2° esercito più potente del mondo e il primo assoluto per quantità di soldati.
Tutte queste truppe si muovono grazie a una lista pressoché infinita di veicoli, fra cui 7.000 carri armati e 8.000 pezzi d'artiglieria, ma uno dei veicoli terrestri più diffusi è il ZBD-04: un IFV cingolato prodotto dalla cinese NORINCO utile per combattimento e trasporto, paragonabile al nostro VCC-80 Dardo, e la Cina ne ha oltre 2.400 in servizio.
Erede dello ZBD-86, lo ZBD-04 venne progettato negli Anni '90 per entrare in servizio per l'Esercito Popolare di Liberazione (nome ufficiale dell'esercito cinese). Ogni unità può trasportare 3 membri dell'equipaggio e 7 passeggeri, perciò in teoria le 2.400 unità attive possono trasportare 24.000 uomini alla volta.
A muovere questo bestione lungo 7,2 metri e largo 3,2 metri è un motore diesel raffreddato a liquido, variante modificata del Type 6V150, capace in origine di 590 CV ma potenziato poi a 670 CV con una versione successiva nominata ZBD-04A. La trasmissione si affida a un convertitore di coppia idraulico CH600 per portare il moto alle 12 ruote che compongono i due cingoli. Le sospensioni sono a barra di torsione con componenti idrauliche, l'autonomia ha un picco di 600 km e la velocità massima su strada è di 75 km/h.
Ma in realtà lo ZBD-04 è un mezzo anfibio, capace di andare in acqua per raggiungere la costa dopo un trasporto via nave. Per migliorarne le prestazioni, i tecnici l'hanno dotato di due pompe a getto (gli HydroJet) così da fargli raggiungere i 20 km/h - una velocità di tutto rispetto, considerando il peso di 24 tonnellate.
Dello ZBD-04 esistono diverse varianti con armamenti e corazze differenti, ma di base è sempre provvisto di un cannone principale semiautomatico da 100mm con cadenza di fuoco pari a 10 colpi/minuto e gittata oltre i 4.000 metri, insieme a un cannone automatico da 30mm con caricatore da 500 colpi, gittata di circa 1.500/2.000 metri e cadenza di fuoco pari a 300 colpi/minuto - la metà di un fucile d'assalto come l'AK-47, che però spara proiettili calibro 7.62 quattro volte più piccoli dell'autocannone in questione.
Come armamento secondario può godere di una mitragliatrice automatica coassiale calibro 7.62mm, e di quattro lanciamissili anticarro HJ-8, con tecnologia a ricerca ottica.
Poi c'è la questione della corazza, che varia da versione a versione. Lo standard è un'armatura in acciaio saldato capace di proteggere al 100% gli occupanti da proiettili calibro 14.5mm su ogni lato, con un picco di 20/25mm sul frontale (i carri armati sono quasi sempre corazzati in modo più pesante nella parte anteriore rispetto agli altri tre lati).
La variante già citata ZBD-04A gode di una corazza migliore grazie a piastre aggiuntive (le cosiddette "Appliqué Armor") e di conseguenza può resistere a proiettili calibro 30mm sulla parte frontale. E infine, la versione VN-12 destinata all'esportazione sfrutta la Corazza Reattiva Esplosiva, che in buona sostanza si attiva per annullare l'effetto di un proiettile anticarro mediante un'esplosione che impedisce al colpo di raggiungere e penetrare le piastre. Questo meccanismo - usato ad esempio anche dall'americano M1 Abrams - è facilmente riconoscibile dalle "mattonelle" montate all'esterno della corazza, solitamente sui fianchi.