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Un violentissimo nubifragio si è abbattuto nella giornata di ieri sul Veneto, interessando in particolare le province di Verona, Vicenza e Padova.
Il centro più colpito è stato il capoluogo scaligero, investito da pioggia e grandine che hanno allagato le vie cittadine, mentre la furia del vento ha provocato lo sradicamento di oltre 500 alberi. Ingenti i danni per crolli e allagamenti.
Centinaia le richieste di aiuti ai Vigili del Fuoco locali che hanno ricevuto il supporto dai comandi di Venezia e Rovigo. Interessati anche i Comuni di San Pietro in Cariano, Castelnuovo del Garda, Lazise, Pescantina, Bussolengo, Sant'Ambrogio di Valpolicella. Diversi i danni arrecati ai vigneti della zona.
«Su Verona in dieci minuti si è abbattuto qualcosa come l'equivalente della tempesta Vaia. Mai vista una furia del genere», ha spiegato il sindaco di Verona, Federico Sboarina. «Vento, acqua e grandine di proporzioni straordinarie hanno ridotto la città come un campo di battaglia. Tantissimi danni pubblici e privati. Ho subito chiesto supporto al presidente Zaia e subito è partita la macchina della protezione civile regionale», ha annunciato.