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Nei giorni scorsi a Motta Visconti, lungo l'alzaia del Naviglio di Bereguardo, è stata implementata una misura inusuale: la posa di un autovelox dedicato ai ciclisti. Questa decisione ha portato alla contestazione di multe per eccesso di velocità su quello che non è una semplice pista ciclabile, ma una ciclopedonale, dove il limite di velocità è stato fissato a 10 km/h dal consorzio Est Ticino Villoresi.
Il caso eclatante si è verificato nella mattinata di domenica 28 luglio, quando un ciclista è stato fermato per aver superato il limite di velocità, viaggiando a 32 km/h. La polizia locale, armata di telelaser, ha effettuato la rilevazione e immediatamente contestato la violazione, che comporta una multa pecuniaria variabile tra i 168 e i 674 euro.
Questo episodio apre un dibattito sulle normative relative alle piste ciclopedonali e l'adeguatezza dei limiti di velocità imposti, spesso troppo restrittivi per chi utilizza la bicicletta non solo come mezzo di trasporto ma anche per attività sportive. Il sindaco di Motta Visconti, Primo Paolo De Giuli, ha commentato l'accaduto, sottolineando la necessità di garantire la sicurezza di tutti gli utenti, inclusi pedoni e famiglie, e ha annunciato che tali controlli saranno ripetuti per scoraggiare comportamenti pericolosi.
La situazione ha suscitato reazioni contrastanti. Da un lato, si comprende la necessità di garantire la sicurezza su tratti frequentati da utenti vulnerabili come pedoni e bambini, dall'altro, la comunità dei ciclisti lamenta la difficoltà di allenarsi adeguatamente in aree dove i limiti di velocità sono così bassi.