Telecamere anti cellulare già in funzione: ecco le foto che inchiodano

Telecamere anti cellulare già in funzione: ecco le foto che inchiodano
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In sei mesi oltre 46.000 infrazioni e un automobilista beccato 41 volte. Ma le multe iniziano a calare.
18 aprile 2025

Da quando le telecamere intelligenti per la rilevazione dell’uso improprio del cellulare alla guida sono entrate in funzione nel settembre 2024, il Sud Australia ha visto una valanga di infrazioni, ma anche un calo progressivo dei comportamenti scorretti. Nei primi sei mesi di applicazione effettiva, sono stati 46.476 i verbali inviati ai proprietari dei veicoli. Un dato impressionante, che evidenzia quanto fosse diffusa — e ancora lo sia — l’abitudine di distrarsi con lo smartphone mentre si è al volante. Ovviamente non parliamo di telecamere pensate solo per prendere eventuali dati (e fare multe su revisioni o assicurazioni scadute), ma vere e proprie telecamere intelligenti fatte per stanare chi usa lo smartphone.

La situazione ha però del surreale in alcuni casi. Il record negativo va a un “recidivo digitale” che ha collezionato ben 41 multe, una ogni quattro giorni. E non è il solo a ignorare sistematicamente la legge: altri cinque automobilisti hanno ricevuto più di 20 sanzioni nello stesso periodo, mentre 611 guidatori sono stati multati almeno quattro volte.

Secondo il bilancio della polizia stradale (SAPOL), nonostante l'alto numero iniziale di sanzioni, la curva delle infrazioni è in netto calo. Un segnale, secondo il Sovrintendente Shane Johnson, che la presenza delle telecamere ha iniziato a modificare il comportamento degli automobilisti: “Il calo delle violazioni è un risultato positivo per la sicurezza stradale. Queste telecamere spingono i conducenti a riflettere prima di prendere in mano il cellulare”.

Ma non è tutto merito del pentimento. L’effetto deterrente potrebbe essere stato rafforzato dalla conoscenza dei punti di rilevazione, spesso segnalati da app di navigazione come Waze, che avvertono in tempo reale della presenza delle postazioni fisse.

Le telecamere sono attualmente attive in cinque postazioni strategiche di Adelaide, e due di queste hanno fatto registrare la maggior parte delle infrazioni. La più colpita è Regency Park, lungo la North South Motorway, con 12.645 violazioni, seguita da South Road a Torrensville, dove i dispositivi hanno registrato 11.828 infrazioni in sei mesi.

Chi viene pizzicato con lo smartphone alla guida in Sud Australia paga una multa di 556 dollari australiani, a cui si aggiunge un Victims of Crime Levy di 102 dollari e tre punti decurtati dalla patente. Per chi persevera, si profila la sospensione della licenza e sanzioni ancora più pesanti.

L’esperimento del Sud Australia potrebbe presto fare scuola anche altrove. La riduzione delle violazioni suggerisce che la combinazione di sorveglianza tecnologica, sanzioni severe e consapevolezza pubblica può davvero portare risultati concreti in termini di sicurezza stradale. Resta da capire se il calo delle infrazioni sarà duraturo o solo una conseguenza dell’effetto sorpresa.

Nel frattempo, le immagini registrate parlano da sole e inchiodano i trasgressori: chi guida, anche solo per pochi istanti, con lo sguardo sullo schermo, rischia grosso. E non solo in termini economici. Come sottolineano le autorità, l’uso improprio dello smartphone è una delle principali cause di incidenti stradali, spesso con conseguenze fatali.

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