Taxi e Uber, al via una piattaforma unica per i due servizi: la svolta di Milano

Taxi e Uber, al via una piattaforma unica per i due servizi: la svolta di Milano
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Molti tassisti però hanno interrotto la collaborazione con il 6969
4 agosto 2022

Ha preso il via la partnership tra uno dei radiotaxi milanesi e Uber, il colosso californiano da sempre percepito come il nemico numero uno da tutti i tassisti italiani. Il servizio, che rientra in un accordo su base nazionale siglato tra i vertici dell’azienda americana e il consorzio ItTaxi (flotta di 12mila macchine in più di 90 città), cambia lo scenario del trasporto meneghino. Grazie all’intermediazione dell’abilitatore di app globali Splyt, i clienti delle due realtà confluiscono ora nella stessa piattaforma. Uber, che finora aveva operato esclusivamente con noleggiatori con conducente riesce così a mettere un piede nel mondo dei taxi. A sua volta, ItTaxi allarga il bacino di potenziali passeggeri. Ma non sono mancante le conseguenze: il 6969 che ha chiuso l’accordo ha visto cento conducenti interrompere la collaborazione, passando ai concorrenti di 8585 e 4040, in aperta polemica con la scelta di allearsi con Uber.

E così, mentre c’era chi faceva la battaglia contro il Ddl Concorrenza, l’app a Milano ha cominciato a prendere forma. Le proteste e i malumori non mancheranno neanche questa volta. Anche alla luce di quanto scoperto da un’inchiesta giornalistica del quotidiano britannico Guardian sulle presunte attività di pressione dei manager di Uber su politici europei di primo piano. Con queste premesse, è facile pensare che la stragrande maggioranza dei tassisti veda in modo negativo il patto con il 6969.

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