Tavares sull'elettrico non risparmia l'Europa: ci ha portato in un vicolo cieco

Tavares sull'elettrico non risparmia l'Europa: ci ha portato in un vicolo cieco
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I.F.
Nella prima intervista rilasciata dopo le dimissioni dal ruolo di CEO di Stellantis, Carlos Tavares punta il dito contro le scelte dell'Europa
20 dicembre 2024

Carlos Tavares parla per la prima volta dopo l'improvviso addio a Stellantis, di cui era il CEO. Il manager portoghese si è aperto con una testata del suo paese, Expresso, esprimendo le sue opinioni senza peli sulla lingua. Secondo Tavares, la Cina è avanti anni luce rispetto all'Europa nel produrre veicoli elettrici in maniera efficace. E questa competitività mette in difficoltà i costruttori del nostro continente, costretti dalle normative imposte a livello europeo a focalizzarsi sull'elettrico e non sulle tecnologie per cui godono di vantaggi competitivi. 

Per Tavares, la situazione attuale è comparabile a una "via senza uscita, creata interamente dai leader politici europei". E "solo i più forti riusciranno a sopravvivere". Una condizione quasi darwiniana in cui si trova anche Stellantis, l'ormai ex gruppo di Tavares, che racconta dei retroscena sul suo addio. "Un'azienda con 250.000 dipendenti e 15 marchi non può essere gestita con una mancanza di allineamento". Nasce da qui la sua uscita, ufficializzata lo scorso 1° dicembre.

Secondo quanto ha spiegato Tavares, la decisione di rassegnare le dimissioni è stata raggiunta in modo "amichevole" insieme al presidente del gruppo nato dalla fusione tra FCA e PSA, John Elkann. Ma il fatto che la sua avventura in Stellantis sia conclusa non vuol dire che Tavares si sia pentito delle decisioni prese alla guida del colosso dell'automotive europeo. Questo nonostante Stellantis abbia accusato difficoltà anche negli Stati Uniti, dove molti concessionari hanno i piazzali pieni di vetture che non vengono acquistate. 

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