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Tavares ha spiegato che Stellantis sta lavorando per consegnare i veicoli nonostante la carenza di chip e questi intoppi si trascineranno fino al 2022, proprio per la mancanza di semiconduttori, che riguarda non solo Stellantis, ma anche le altre case automobilistiche. Una situazione che proseguirà anche nel 2022. A sostenerlo, aggiungendo che si osserva un aumento dei costi di produzione dei chip, è stato il ceo di Stellantis, Carlos Tavares, in un webinar con l'Automotive Press Association (Apa), come riporta Bloomberg. Da Tavares è arrivata anche una conferma del fatto che il gruppo investa nella tecnologia degli accumulatori allo stato solido, spiegando che sono in corso colloqui per la fornitura di litio, ma senza fornire dettagli, e che verranno prese decisioni per un impianto di batterie in Nordamerica entro la fine del 2021 e che il marchio potrebbe puntare ad avere un impianto di batterie in Canada. Tra gli argomenti toccati dall'ad anche quello del mercato cinese, per cui ha annunciato che verrà svelata la strategia entro la fine dell'anno. Ha affermato intanto che Stellantis intende vendere in Cina un'Opel completamente elettrica.