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Una cosa è certa: se Stellantis fosse in cerca di idee per i mesi e gli anni a venire, farebbe bene a concentrarsi sul pubblico di Automoto, perché dalla nostra proposta di mettersi il cappello di Carlos Tavares della scorsa settimana sono scaturiti centinaia di commenti e di proposte più o meno fattibili, ma di certo tutte motivate dalla passione per l'auto e un certo grado di capacità di analisi della situazione attuale. Si va da chi ha detto "con lo stipendio che ha, se le prenda lui le decisioni..." a coloro che hanno stilato un piano dettagliato e una timeline consistente. Ecco il futuro della galassia Stellantis, forse.
Marco Scaramella
Farei un utilitaria che costi pochissimo, con un motore da 60 CV, affidabile e che faccia 30 km al litro, e con una dotazione di bordo ridotta al minimo indispensabile. Ne venderebbero a vagonate.
Alberto Lupica
Investire su un'auto piccola, agile, leggera e puntare sulla massima semplicità ed economicità e soprattutto, che faccia 35 km con un litro. La gente ha pochi soldi e deve potersela permettere. Piuttosto inserire tanti optional in aftermarket: man mano che hai soldi aggiungi qualcosa in più
Gianluca Mezzogori
Io in primis punterei sul piccolo; sulla mobilità urbana. Visto che esiste la piattaforma small, realizzerei piccole vetture segmenti A e B semplici ed economiche, perché soprattutto in Italia servono quelle. Non si possono spendere 25-30.000€ per una seconda macchina da tutti i giorni (per i più fortunati, perché non bisogna dimenticare che c’è anche chi a stento se ne può permettere solo una).
Stefano Boccenti
Farei immediatamente sviluppare un modello di segmento B vendibile tra i 15.000 e i 22.000€ a seconda delle versioni, con motori benzina e diesel a 4 cilindri, nessuna elettrificazione, adas non obbligatori rigorosamente optional, linea aerodinamica e finiture curate il giusto, risparmiando sulla componente ibrida per offrire un prezzo accessibile e puntando quindi sui numeri di vendita come si faceva una volta.
Andrea Sassarini
Una macchina da 10k euro. Essenziale, con un motore 1.4 benzina aspirato semplice da 100 CV, cambio manuale, misure massime 3800 mm di lunghezza x 1700 di larghezza. No infotainment, no telecamere e sensori, no lucine, solo ciò che serve per andare dal punto a al punto b in sicurezza.
Roj Gambino
1) Maserati: entry level GT (380 CV da 139.000 euro) - E Suv stile Cayenne Coupè (supporto Ferrari per V8 elettrificato)
Progettare tecnologie ibride perché passare alle BEV senza ibrido è assurdo e Lamborghini insegna) - Collaborazione con Alfa Romeo.
2) Alfa Romeo: segmento B se troppo vincolante come costi e condivisione meglio evitare oppure visto che la CMP è ampiamente ammortizzata puntare più sulla qualità millantata da Imparato (nella Junior troviamo pannelli porta monoblocco della 600, quando nella 2008 sono fatti meglio). Inserire una sportiva (non 5 pezzi da 5 milioni) - Ampliare verso l’alto con un Suv E. Qualitativamente devono essere impeccabili ed assemblate solo in Italia.
3) Lancia: design da rivedere troppo lezioso, la matita francese si vede, puntare sul concetto di trazione integrale (Audi ci ha fatto marketing 30 anni). Avere maggiore autonomia progettuale sopratutto sulla trazione. Riproporre l’Alcantara e puntare sulla qualità maniacale dei dettagli (senza tavolino e frontali Punk). Se pensano alle sole elettriche sono fuori strada. Delta Integrale ibrida e ritorno ai rally seriamente! Ripristinare eventuale collaborazione con Abarth (binomio storico) per salvare anche Abarth che tra pile e sound fake è rovinata! Delta HF solo a pile è una follia! DS non serve a nulla, Opel e Peugeot vanno benino e Jeep idem (senza pile per le integrali).
Gabriele Celiberti
Molto semplice, una world car di segmento b con 3 alimentazioni, un benzina Mild, un diesel, un gpl, design classico e manutenzione semplice, ma rigorosamente automatica (magari un bel cvt, imprescindibile per decretarne il successo ovunque), in sostanza una linea che può piacere a tutti e che possa rendere la vettura presentabile ma anche pratica senza ostentare doti da finta sportiva o peggio finta macchina premium (stile DR), infine combinerei tutto con un prezzo competitivo (non più di 16.000 euro come base di partenza) e per una maggiore economia di scala dalla stessa base tiro fuori una versione crossover, una monovolume e una sw/sedan per il mercato est-europeo. In sostanza quello che hanno fatto con la Tipo ma nel segmento della ormai compianta Grande Punto. La cosa fondamentale sarà offrire varie motorizzazioni e allestimenti, in modo da prendere il vecchio col cappello, il neopatentato, il padre o la madre di famiglia e qualunque altra persona abbia bisogno di un mezzo affidabile ma senza lo status da morto di fame come potrebbe avere una Sandero o una Duster (che poi sono ottime ma avendo puntato in passato sul concetto di car lowcost ormai quella reputazione non la toglieranno più). A livello di vendite, magari non puntare solo sul singolo margine ma sulla quantità
Santo Calvaccio
Io rifarei un altra Renegade totalmente nuova, prodotta in Italia e farei un reintegro di produzione in Italia di Alfa Junior, Jeep Avenger e nuova Panda per l’Europa sarebbe un piano ad hoc per risollevare le sorti di Stellantis, ma non succederà mai.
Andrea Brocardo
Panda 4x4 e Jeep 4x4 con motore Diesel e cambio meccanico!
Fabrizio Migliorato
Puntare sul full hybrid e mild Hybrid diesel, ricominciare a utilizzare i motori italiani (più affidabili e duraturi) soprattutto x i brand italiani che devono essere prodotti solo in Italia (quindi Alfa, Lancia, Fiat (500 e 600) e metto anche Jeep così si ammortizzano di più i costi), così c'è maggiore differenziazione nei prodotti, è facile fare auto fotocopia con un solo motore, bisogna differenziare meglio la gamma (Ah, e licenziare quelli che hanno fatto il frontale della Y e della Junior)
Simone Fuso Milanesio
Una Lancia Delta, che rispecchi il design originale, con motori da tutti i giorni a prezzi umani , una con il 1.5 ibrido e una diesel multijet, poi due versioni serie a benzina , il 2.0 200 CV e il 280 CV che già monta la Giulia , la piattaforma però deve essere nuova … un auto che vada a ricoprire il segmento c più richiesto tipo Audi A3 o Golf , comoda per ogni giorno che però sappia anche dare un tocco di sportività ed eleganza nella routine settimanale , come sapeva fare la Delta… Secondo me al giorno d’oggi venderebbe un casino, anche perché ormai sono tutti suv/mezzi suv e derivati che hanno un po’ rotto.
Davide Volta
Sicuramente una versione piccola ed quanto più possibile economica, con gli ADAS al limite di legge, termica o al massimo ibrida, dei marchi una volta “popolari” come Fiat o Peugeot, utilizzando la stessa piattaforma. Comunque nello specifico smettere di aver delle scatolette solo elettriche al costo iniziale di 35k euro
Davide Viadi
Una media piccola con tecnologia erev (elettrica con range extender, ndr) e batteria da almeno 90 kWh e motore termico piccolo (max 5/600 cc) a benzina e INNengine e-REX. Con un po di accortezza avrebbe una autonomia di oltre 1500 km, non avrebbe i problemi di rifornimento veloce in caso di emergenza o necessità e quando c'è il tempo si massimizzerebbero i risparmi caricando in elettrico. Prezzo max 23.000 come la C11 Leapmotor.
Antonio Callea
Una suv media con rapporto qualità prezzo della Kia Sportage con un design più elegante, più italiano. La Lancia Ypsilon può andare ma è troppo cara. Una utilitaria media da massimo 17/18 mila vedi la Hyundai Bayon che però è bruttissima, che possa far concorrenza alla Volkswagen Polo e alla Skoda Fabia.
Enrico de Landerset
Una Suv media Fiat che faccia concorrenza alla Duster sulla stessa fascia di prezzo e allestimento, una Panda sotto i 15k,
una Stelvio più grande e innovativa per andare sul segmento Q7, Touareg. Buttare e rifare la Tonale per andare seriamente nel segmento X3.. la Tonale fa schifo. Riposizionare Lancia con un nuova compatta e tenere Ypsilon. Purtroppo non è più tempo per una Lancia di rappresentanza. Maserati, cambiare management e rilanciare il brand.
Alessandro Zanetti
Ridare fiducia ai mercati con 6 auto che già esistono 500 benzina , 500 Abarth , poi lancia Ypsilon HF benzina e ibrida phev , Nuova Alfa Mito , nuova Alfetta o Giulietta, una station wagon Alfa o Fiat con tutti motori benzina o diesel ibridi phev. Rimettere subito i produzione i motori Fiat diesel e benzina a Termoli imerese, per le 500 a Mirafiori tutte le versioni . Invece le Alfa a Cassino tutti i modelli. Per Panda a Pomigliano sia la versione vecchia che la Pandona (non elettrica). Il primo anno nel frattempo ricerca e sviluppo su altri modelli 4x4 etc per competere con il mercato globale . Questo è il mio piano industriale.
Maurizio Grandinetti
Premesso che per i milioni che guadagna dovrebbe saperlo(e lo sa). La macchina da fare è una segmento B max 4.30 metri, abitabilità interna della Tipo prima serie, con motori affidabili come i FIRE e con una qualità di materiali esterni e soprattutto interni tipo le tedesche di 10 anni fa. La linea pensata in Italia e un prezzo di massimo 30.000 € per la versione full optional.
Emiliano Facchini
Una Doblò moderna in stile Ford Courier, una Jeep Renegade a GPL ibrida, una Fiat Tipo a GPL una Compass Diesel, una Avenger GPL Ibrida, una 600 GPL Ibrida, una Lancia Ypsilon GPL come la vecchia, una Stelvio Diesel Ibrida 48 volt e pure la Giulia, ma soprattutto vorrei prezzi onesti garanzia 7 anni o 100mila km e vorrei fossero fatte tutte in Italia.
Alex Tosco Monte
Io rilancerei la nuova 600 1.6 Diesel 130 CV, la 500 Abarth con un 1.4 benzina ibrido da 200 CV,la Panda 4x4 multijet e i suv della Jeep Turbo Diesel ibridi.
Giacomo Tallevi
Una simil Kia Sportage 4x4 bifuel e con variante hybrid con altezza da terra e angoli di attacco dosso e uscita della Duster, con il prezzo di una Duster full optional.
Riccardo Goglio
Ok 8 proposte per il 2025 da fare subito! - Jeep Grand Cherokee Diesel (6 cilindri) - Jeep Compass Diesel - Alfa Romeo Stelvio Diesel (6 cilindri) - Alfa Romeo Giulia Diesel SW (4 e 6 cilindri) - Alfa Romeo Brennero Diesel 7 posti - Alfa Romeo Coupè e Spider - Fiat Panda anche benzina - Fiat Tipo e Tipo SW anche diesel.
Daniele Brunori
La nuova Giulietta coi motori della Tonale e in aggiunta un 2.0 turbo da 270/300 CV x sfidare la Golf GTI o R.
Fabio Pole
Riprendere a produrre il 1.3 Multijet!!! E motori 4 cilindri benzina/GPL.
Antonino Vazzana
Chrysler: vendere immediatamente ai richiedenti americani - Dodge: eliminare Challenger elettrica, fare nuova Viper - Jeep: nuovi motori Ibridi + multijet su tutta la gamma, 1.6/2.0cc, motori a benzina e85 su tutta la gamma (a partire da Avenger) - Maserati: diesel V6 su Levante, diesel 2.2 su Grecale. MC20 con motore v8 benzina - Alfa romeo: nuova 4c, junior con motori t-jet 4 cilindri e motori Multijet - Lancia: motori 4 cilindri per la nuova Ypsilon - Fiat: come Jeep però tutte le auto che costano più 15000€ devono avere come optional tutti gli adas post 2010, così facendo dimezzano i listini attuali totalmente fuori mercato - Opel: come Jeep, rilancio del modello Insignia con le versioni GSi e OPC, Astra: più motorizzazioni - Peugeot: come Jeep in più nuova ammiraglia V6. Sul territorio italiano se non vuole investire venda tutto al governo oppure ad una cordata di imprenditori italiani, basta rilevare tutto l'indotto compreso i diritti sul Multijet, con i lavoratori in cassa integrazione si ricomincia a produrre Panda, Punto e altro a prezzi accessi per il popolo italiano.
GS 125
Mi piacerebbe vedere berline segmento D di dimensioni ragionevoli (450 cm circa) e coupè da esse derivate. Vorrei vedere auto slanciate, linee sinuose, coupè eleganti e grintose. Mi piacerebbero soluzioni motoristiche avanzate, ibridi multifuel, carrozzerie in materiali plastici per contenere il peso. Aerodinamiche spinte per ridurre il Cx e la sezione frontale. In altre parole fantasia , inventiva. Non penso abbia senso competere con i cinesi nella produzione di auto anonime ed insignificanti a basso prezzo. Lì sono imbattibili. Credo sia possibile batterli nei settori in cui sono richieste doti che loro non hanno : buon gusto e classe.
Narriomusa
Inventerei un nuovo segmento progettando una nuova auto da pendolare con una configurazione a due posti in tandem e consumi di carburante estremamente bassi, seguendo le linee di design della Volkswagen ARVW, un'auto altamente aerodinamica degli anni '70 nota per la sua eccezionale efficienza nei consumi. L’approccio ingegneristico dovrà considerare prioritariamente: 1 - Efficienza aerodinamica, carrozzeria aerodinamica per ridurre al minimo la resistenza dell'aria. 2 - Materiali leggeri come la fibra di carbonio ricomposta in polimeri plastici FRP e l'alluminio per la monoscocca dell’abitacolo per ridurre il peso complessivo. 3 - Motore innovativo piccolo ed efficiente, possibilmente biodiesel ibrido. 4 - Sedili in tandem, configurazione a due posti con i passeggeri seduti uno dietro l'altro. I brand oggi sono inutili e costosi perché comportano l’obbligo di caratterizzare stilisticamente un prodotto. Questo nuovo concept di Auto da Pendolare, lo chiamerei AeroPod. L'AeroPod si prefigura come un veicolo da pendolare minimalista e ultra-efficiente che si presta a lunghi percorsi autostradali quanto ai teatri urbani. Si ispira all'ARVW, con la sua attenzione all'efficienza aerodinamica e alla costruzione leggera, ma aggiornata con materiali e tecnologie moderne. Caratteristiche principali: Forma a goccia per ridurre al minimo la resistenza aerodinamica e massimizzare l'efficienza aerodinamica. Carrozzeria in fibra di carbonio e chassis in lega di alluminio pressofusa in Gigacasting per offrire sia resistenza che leggerezza, contribuendo a migliorare l'efficienza dei consumi. Sedili in tandem, biposto per massimizzare lo spazio interno e migliorare l'aerodinamica. Propulsore elettrico compatto in wheel all’interno delle ruote per spingere il veicolo in città in modalità ibrida fino a 60 km/h, fornendo coppia istantanea e zero emissioni. Pannelli solari integrati sul tetto e sul cofano contribuiscono alla ricarica della batteria e all'estensione dell'autonomia del veicolo. Aerodinamica attiva con elementi aerodinamici attivi, come spoiler e pannelli sotto scocca regolabili, per ottimizzare il flusso d'aria a diverse velocità specie a 130 km/h in autostrada. Interni minimalisti ridotti all'essenziale, con un focus sulla funzionalità e sul comfort con possibilità di sdraiarsi completamente nei lunghi viaggi autostradali con guida autonoma. Specifiche tecniche: Lunghezza: 4,0 metri Larghezza: 1,6 metri Altezza: 1,0 metri Peso: 800 kg Capacità della batteria: 30 kWh Autonomia: 300 km Tempo di ricarica: 30 minuti (ricarica rapida DC) Coefficiente di resistenza aerodinamica (Cd): 0,10 Efficienza dei consumi eccezionale grazie alla combinazione di una carrozzeria leggera, un design aerodinamico, un motogeneratore diesel e un propulsore elettrico con un piccolo e leggero battery pack strutturale si traduce in consumi energetici estremamente bassi. Impatto ambientale ridotto in città e l'uso di fonti di energia rinnovabile come il biodiesel e l’apporto fotovoltaico integrato nella carrozzeria contribuiscono a una minore impronta di carbonio. Maneggevolezza agile grazie alle dimensioni compatte e il basso baricentro che rendono l'AeroPod agile e divertente da guidare. Prezzo accessibile utilizzando materiali economicamente convenienti come la pressofusione in Gigacasting della lega di alluminio e la fibra di carbonio integrata nel polimero per offrire l'AeroPod a un prezzo competitivo. L'AeroPod rappresenta una visione per il futuro del trasporto urbano, offrendo una soluzione sostenibile ed efficiente per gli spostamenti quotidiani. Basandosi sull'eredità della Volkswagen ARVW, questo concept dimostra il potenziale del design innovativo per affrontare le sfide della mobilità moderna.