Tavares è fuori: Stellantis farà la fine della Gioconda di Leonardo? [VIDEO]

Tavares è fuori: Stellantis farà la fine della Gioconda di Leonardo? [VIDEO]
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Avete presente la Gioconda di Leonardo al Louvre di Parigi? È indubbiamente italiana, eppure è impossibile farla tornare nel nostro Paese
2 dicembre 2024

Carlos Tavares ha ufficialmente lasciato la carica di CEO di Stellantis, multinazionale nata dalla fusione tra FCA e PSA. Le sue dimissioni lasciano aperti parecchi interrogativi sul futuro strategico di Stellantis, che potrebbe affrontare nuove fusioni o ridefinire il proprio assetto interno. Sotto la guida di Tavares, Stellantis ha navigato in un contesto globale complesso: mentre il mercato europeo e sudamericano hanno mostrato stabilità, il settore americano e cinese ha faticato a crescere. E poi ci sono le pressanti sfide legate alla transizione verso i veicoli a zero emissioni, i cui numeri attuali risultano insufficienti per evitare sanzioni pesanti.

La gestione Tavares è stata caratterizzata da un equilibrio tra esigenze finanziarie e industriali, spesso influenzata da dinamiche politiche, specie con il governo francese. Parigi, in quanto azionista chiave, potrebbe favorire una fusione con altre aziende nazionali, come Renault. Tuttavia, questo scenario dipende dalle scelte del successore di Tavares, che potrebbe essere un interno come Jean Philippe Imparato (che ha smentito) o un leader di spicco internazionale, come accaduto in altri grandi gruppi automobilistici. 

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Lo scenario giuridico degli Elkann

Un elemento chiave nel futuro di Stellantis è il possibile impatto legale e finanziario legato al testamento della famiglia Agnelli-Elkann, che potrebbe influenzare la stabilità del gruppo. Per farla breve, l'anno prossimo si saprà se John Elkann aveva o meno il diritto - secondo i giudici - di creare con le proprie quote di FCA la fusione con PSA dando vita a Stellantis. È facile immaginare che caos genererebbe una decisione che favorisca la madre Margherita Agnelli de Pahlen rispetto ai figli John, Lapo e Ginevra. Potrebbe invalidare la costituzione stessa del gruppo Stellantis del 2021, perché John Elkann avrebbe disposto di beni che in realtà non gli sarebbero appartenuti.

Qualora prevalesse questa sentenza, ci sarebbe da affrontare una complessa operazione di diritto internazionale, visto che gli azionisti di Stellantis vedono coinvolte la famiglia Peugeot e il Governo francese, oltre che la famiglia Elkann; operazione difficile ma ancora forse possibile. Secondo alcune teorie, una rapida seconda fusione con un grande gruppo francese, segnatamente Renault, sponsorizzata da Marcon, potrebbe essere accelerata per consolidare il gruppo prima che scoppino le controversie.

Insomma un po' l’effetto Gioconda di Leonardo: la Monna Lisa ha una storia così complessa e intricata di trafugamenti e acquisti e Rivoluzioni da non essere più ricostruibile dal punto di vista giuridico, ed essere oramai diventata parte del patrimonio pubblico francese. Un manager di calibro internazionale che avalli e guidi la liason Renault - Stellantis con il suo complesso schema politico-industriale, potrebbe neutralizzare ogni pretesa futura e rendere Stellantis un attore ancora più difficile da scardinare sul panorama globale.

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