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I verbali tornavano indietro a decine, perché qualcuno pensava di farla franca modificando col pennarello la targa per evitare le multe per divieto di sosta o l'ingresso non autorizzato in ZTL. Succedeva a Roma, dove la Polizia locale ha scoperto che un signore romano modificava una lettera della targa della sua 500 pensando di rimanere impunito.
E invece i vigili hanno analizzato per bene le immagini e hanno scoperto lo stratagemma che aveva causato al vero intestatario di quella targa, residente in Toscana, il recapito di decine di verbali. Trovato il colpevole, che dovrà pagare con gli interessi l'intero conto delle sanzioni, è scattata anche la denuncia per contraffazione e falso in atto pubblico.
Si tratta di uno dei casi a cui sta lavorando un nucleo investigativo del Comando Generale della Polizia di Roma Capitale.
In un altro caso, una società aveva cambiato nome e sede senza aggiornare la carta di circolazione. Risultato: 590 verbali tornati indietro perché arrivavano tutti al vecchio indirizzo. Gli investigatori, analizzando i tabulati, hanno scoperto che le multe venivano in gran parte prese con lo Street Control: moltissime riportavano le coordinate geografiche di un punto di Via Cola di Rienzo, quindi è bastato ai vigili fare una breve ricerca sul posto, trovando l'auto sullo stesso marciapiede, per l'ennesima volta in sosta vietata.
Quando il proprietario è tornato a prendere il veicolo ha trovato gli agenti, che hanno trovato la nuova sede e il nuovo nome della società, hanno ritirato la carta di circolazione al titolare, che a breve riceverà le notifiche dei nuovi verbali per un ammontare totale di circa 50.000 euro.