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«Sono molto soddisfatto nel dirvi che la nostra battaglia contro i furbetti della targa straniera sta dando i primi ottimi risultati»: così Danilo Toninelli commenta su Facebook la stretta sulle targhe estere contenuta nel decreto sicurezza. «Con noi questi furbetti hanno finito di fare i loro comodi: la norma che abbiamo scritto è entrata da poco in vigore ma già sta facendo la differenza».
«Dalle notizie che mi arrivano, molte sono le persone che si stanno mettendo in regola e diverse quelle sanzionate, come è giusto che sia, con multe salatissime e il sequestro del mezzo, che potrebbe tramutarsi in confisca», ha aggiunto Toninelli. «Tante, troppe persone, pur vivendo e lavorando in Italia girano con un mezzo con targa straniera: in questo modo non pagano in Italia né l'assicurazione né il bollo né tantomeno eventuali multe».
Le persone che girano con targa estera, prosegue il ministro, «eludono il fisco, danneggiando tutti noi e tante aziende italiane oneste». «Crediamo fermamente nell'importanza di difendere a spada tratta i diritti dei cittadini - conclude - ma anche, al contempo, la necessità del rispetto, da parte di tutti, delle regole. Solo così si può consolidare quella cultura della legalità che è alla base di un Paese civile come la nostra meravigliosa Italia».
La nuova regola vieta a chi risiede in Italia da oltre 60 giorni di circolare sul territorio nazionale con veicoli provvisti di targa estera. Per chi viola la misura scatta una multa da 712 euro a 2.848 euro, il fermo in deposito del veicolo e l'obbligo di reimmatricolarlo con targa italiana entro 180 giorni dalla contestazione dell'infrazione.
Trascorso questo termine, il proprietario potrà scegliere se mettersi in regola, oppure procedere all' “espatrio” della vettura, consegnando targhe e documenti alla Motorizzazione per chiede il foglio di via e la targa provvisoria per portare il veicolo fuori dall'Italia.