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Abbattere tre arcate dell'Acquedotto Mediceo per costruire la Tangenziale di Pisa: questa è la proposta ventilata dal sindaco della città toscana, Michele Conti, in un documento che delinea il programma del primo cittadino per i prossimi anni.
Da diverso tempo si discute della possibilità di costruire una Tangenziale per decongestionare il traffico proveniente da Nord, ma nel documento programmatico del sindaco Conti si paventa la necessità di demolire tre arcate originarie dell'Acquedotto Mediceo per semplificare i lavori e non realizzare un sottopasso che consenta di mantenere intatto l'Acquedotto.
«È assurdo - si legge nel programma - realizzare un taglio nel territorio lungo circa 250 m per sottopassarlo; demolendo tre arcate, con quanto si risparmierebbe se ne potrebbero ricostruire almeno 10 di quelle ora mancanti e consolidare il resto oggi dissestato». In questo modo, si andrebbe a minare però l'integrità storica del momumento.
Eretto per volere del Granduca di Toscana Ferdinando I de' Medici, l'Acquedotto Mediceo convogliava l'acqua dai monti Pisani, nella zona di San Giuliano Terme, al centro della città. Completato nel Seicento, l'Acquedotto Mediceo, della lunghezza di sei chilometri, è stato in uso fino al XX secolo, e ora è uno dei monumenti più importanti della zona.