Taglio delle accise, carburanti “scontati“ per tutto il 2022?

Taglio delle accise, carburanti “scontati“ per tutto il 2022?
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Il provvedimento scade il prossimo 8 luglio, ma il Governo è al lavoro per prolungarne l'estensione fino a dicembre
8 giugno 2022

Altro che guerra lampo, quella sul suolo ucraino rischia di allungarsi a dismisura, con tutte le conseguenze in ambito economico per le nazioni non direttamente interessate al conflitto, ma ad esso legato per vicinanza geografica e dipendenza da fonti energetiche.

Gli automobilisti europei hanno già fatto i conti (e che conti!) con l'impennata dei prezzi alla pompa, rispetto ai quali il nostro Governo è intervenuto con una riduzione delle accise che almeno rende meno esoso il salasso.

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Una misura che comunque ha un suo pesante costo e che contribuisce ad innalzare il debito pubblico: in altre parole, quello che oggi non paghiamo o risparmiamo comunque ci verrà presto presentato in conto.

Intanto però, la riduzione delle accise sul carburante resta in vigore fino al prossimo 8 luglio, con lo sconto applicato di 30,5 centesimi sul prezzo di gasolio e benzina, mentre al gas metano si applica un'aliquota IVA del 5%, come indicato dal decreto n. 75 approvato dal Consiglio dei Ministri lo scorso 2 maggio.

Ma i tempi della vita corrono più veloci di quelli della politica: alla scadenza dell'8 luglio mancano una trentina di giorni e l'ipotesi che non ci sia un nuovo decreto che rinnovi l'agevolazione per gli automobilisti sta facendo salire la temperatura in modo ancor maggiore rispetto a quello che la colonnina del mercurio indica per le giornate di inizio estate.

Insomma, la prospettiva dell'esodo di agosto con i prezzi alla pompa non calmierati provoca già agitazioni e fibrillazione nella maggioranza, al punto che trapelano voci dai Ministeri competenti di riunioni già convulse per trovare una copertura economica ad un prossimo provvedimento, che estenderebbe al 31 dicembre il rinnovo del provvedimento; anzi, che si tratti di più di un’ipotesi è stato confermato dalla sottosegretaria all’economia Maria Cecilia Guerra, che ha definito il nuovo provvedimento «molto probabile».

Ma la coperta, come sempre, è molto corta: la misura sui carburanti costa alle casse dello Stato almeno 900 milioni di euro al mese, tra mancati introiti sulle accise e riduzione del gettito d'IVA. 

Intanto, negli ultimi mesi un italiano su due ha ridotto l’uso dell’auto ed ammette di valutare con attenzione il costo indicato dei carburanti prima di procedere a nuovi rifornimenti, ovviamente preferendo quelli dai costi più bassi; inoltre, l'elevato listino dei prezzi praticati alla pompa spinge molti a modificare il proprio stile di guida, proprio per ottimizzare i consumi.
 

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