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Ivalo, Lapponia - Quando i Finlandesi salgono in cattedra in materia di pneumatici invernali non ci sono scuse che tengano. Gli uomini della Nokian, senza dubbio favoriti anche da condizioni ambientali e climatiche molto particolari, hanno maturato una competenza eccezionale su questa particolare tipologia di gomme.
Dopo essere diventati leader del mercato in Russia e in tutti i Paesi del Nord Europa - dove di inverni rigidi se ne intendono abbastanza - oggi rilanciano nel cuore del Vecchio continente con due nuove gomme pensate per condizioni un po’ meno rigide rispetto a quelle finlandesi. Il primo è il nuovo Nokian WDR4, un invernale di ultima generazione ideale per i mercati dell’Europa Centrale. Il secondo invece è il Nokian Weatherproof, una gomma quattro stagioni fresca fresca, pensata per mettere i bastoni tra le ruote a Pirelli e Michelin, che hanno da poco presentato i propri all season.
Ne abbiamo parlato con Antti-Jussi Tähtinen, Vice President, Marketing and Communications Nokian Tyres plc.
E vero che l’Italia è uno dei più importanti mercati europei per gli pneumatici invernali?
«Sembra incredibile, ma è davvero così. In Italia si vendono più pneumatici invernali che in tutti i Paesi del Nord Europa messi insieme».
Quanto conta l’Italia per Nokian?
«L’Italia è un mercato importantissimo per Nokian, per questo negli ultimi anni stiamo spendendo moltissime energie per migliorare la nostra presenza sul mercato italiano, in particolare modo nelle regioni settentrionali. Due anni fa infatti abbiamo inaugurato il “Nokian Tyres Authorized Dealer Program, che ci ha portato ad avere un bel po’ di rivenditori autorizzati dei nostri prodotti».
Come vanno le cose per Nokian in Italia?
«Per Nokian l’Italia è un mercato in crescita costante e sono convinto che la nuova gomma invernale WRD4 ci darà una grossa a mano la prossima stagione per continuare a migliorare la nostra presenza».
Il Nord Europa resta il vostro mercato più forte? Dove state cercando di espandervi?
«Nokian è leader del mercato in tutti i Paesi del Nord Europa e in Russia. Tutti i nostri sforzi però ora sono concentrati sulla crescita anche in altre zone del pianeta, per esempio in Nord America ma anche nel Centro Europa, Italia inclusa, e in Asia».
Sono un cliente. Perché il prossimo inverno dovrei scegliere il nuovo Nokian WRD4 al posto di un altro pneumatico invernale?
«La tenuta di strada diventa un aspetto particolarmente importante durante la stagione invernale. E noi della Nokian possiamo vantare un’esperienza unica nello sviluppo di gomme termiche pensate per regalare alte prestazioni durante l’inverno, soprattutto in termini di grip. In ogni caso con il nuovo WRD4 ci siamo concentrati anche sulla resistenza al rotolamento perché i clienti vogliono avere pneumatici che non peggiorino i consumi di carburante».
Il fiore all’occhiello del nuovo invernale WRD4 però sono le prestazioni sul bagnato, vero?
«Sì, abbiamo prestato particolare attenzione alle performance sul bagnato, una condizione fondamentale per i mercati dell’Europa Centrale dove non sempre c’è neve ma spesso ci si ritrova a viaggiare sull’acqua, a basse temperature. E in questo campo non ci batte davvero nessuno, perché il nuovo WRD4 è il migliore della categoria sul bagnato e l’unico ad aver ricevuto la A nell’etichettatura.».
Il nuovo WRD4 è il migliore della categoria sul bagnato e l’unico ad aver ricevuto la A nell’etichettatura
E qual è l’altra arma di questo nuovo invernale per conquistare i clienti europei?
«Un altro punto di forza di questa nuova gomma invernale sono le misure. Riusciamo a coprire una gamma veramente sconfinata di vetture da 14 fino a 20 pollici! E per di più molte misure possono essere scelte nella versione XL, che indica la la massima capacità di carico possibile per uno pneumatico per automobili».
Per sviluppare le gomme vi servite del proving ground più grande del mondo dedicato agli invernali: il White Hell. Di che si tratta?
«Nokian testa gomme invernali da oltre 30 anni nel suo proving ground a Ivalo, in Lapponia, a pochi chilometri dal Circolo Polare Artico. Vi posso assicurare quindi che sappiamo benissimo come si deve testare uno pneumatico. Nel “White Hell” (l’Inferno bianco, ndr), questo il nome del nostro test track, vengono testate ogni anno qualcosa come 20.000 gomme».
20.000? Sono un’enormità!
«Alcune naturalmente sono gomme in fase di sviluppo, altre invece sono modelli della concorrenza. Sappiamo in maniera perfetta quindi a che livello sono arrivati tutti i nostri competitor nello sviluppo di pneumatici invernali».
Quanto conta poter sviluppare le gomme in un posto simile?
«Per noi la fase di test è qualcosa di molto serio e fondamentale. In particolare ci dedichiamo moltissimo alle prove su superfici naturali e non siamo costretti a riprodurre artificialmente condizioni climatiche o terreni particolari. Questo è il grande vantaggio del White Hell, dove la natura ci mette a disposizione tutto quello che serve per testare un invernale. Sviluppare pneumatici, testarli continuamente, è un lavoro veramente duro. Ma è fondamentale per rimanere sempre un passo avanti alla concorrenza».
Quanto investite in Ricerca&Sviluppo?
«Investiamo ogni anno circa il 2% del nostro fatturato».
Il mercato dei quattro stagioni è sempre più interessante e fa gola a molti costruttori. Pirelli, Michelin e ora anche Nokian con il Weatherproof…
«Sì, oggi sono arrivati a proporre pneumatici All Season due grandi costruttori premium come Michelin e Pirelli. Noi non potevamo di certo mancare e abbiamo sviluppato il nuovo Weatherproof».
Il nostro approccio è completamente diverso da Michelin. Loro hanno sviluppato un estivo che può essere utilizzato anche d’inverno, mentre noi abbiamo realizzato un invernale che va bene anche per l’estate
Michelin dice di aver sviluppato un estivo da utilizzare anche in inverno. Perché voi parlate, al contrario, di un invernale ideale anche in estate?
«Il nostro approccio è completamente diverso da Michelin. Loro hanno sviluppato un estivo che può essere utilizzato anche d’inverno, mentre noi abbiamo fatto esattamente il contrario, realizzando un invernale che va bene anche per l’estate».
Perché secondo voi è più corretto il vostro approccio, che presta più attenzione alle condizioni invernali?
«La risposta non può essere più semplice. E’ l’inverno infatti che presenta le condizioni più difficile e pericolose per gli automobilisti. D’inverno aumentano esponenzialmente i rischi di perdere grip e una buona gomma può fare veramente la differenza. D’estate invece è molto più difficile correre dei seri rischi se si guida normalmente, per incontrare problemi con uno pneumatico estivo durante la stagione calda bisogna proprio andarsela a cercare!»
E’ più “semplice” costruire un estivo…
«Sì, certamente, e lo dimostra il fatto che nei test comparativi gli pneumatici estivi delle marche migliori sono tutti molto vicini in termini di prestazioni, mentre sugli invernali ci possono essere differenze veramente abissali».
Ci sta dicendo che un invernale deve affrontare molteplici condizioni diverse, mentre un estivo, tutto sommato, se la deve vedere con asciutto e bagnato. E’ così?
«Durante l’estate si manifesta un numero abbastanza limitato di condizioni. Un pneumatico estivo deve vedersela tutto sommato con l’asciutto e il bagnato, mentre un invernale lavora in una miriade di condizioni diverse. Dal ghiaccio, al bagnato, fino alla neve che può essere fresca, sciolta, battuta o mista al fango. Per questo siamo convinti che per sviluppare uno pneumatico ideale per tutto l’anno si debba partire per forza da un invernale e non viceversa! Per questo abbiamo preferito sviluppare un all season di medio livello durante l’estate, ma super-performanti in inverno».