SWR16 Telex 08. Al Rahji (Mini) Sul Filo di… Seta

Urumqi, 17 Luglio

Dicevano “spiaggia”, ma uno dei primati di Urumqi, nome degli anni ’50 dell’antica Luntai o Dihua, città che risale agli inizi del ‘700 e alla dinastia Qing, è quella di essere la Città del Pianeta Terra più lontana da qualsiasi mare. Il più vicino è l’Oceano Indiano, 2500 chilometri, ma non è dato sapere se l’altissima concentrazione di popolazione, 2 milioni la Città, 5 l’area metropolitana, deriva dall’aver raccolto un gran numero di idrofobi da tutta la Cina. Paura dell’acqua o no, Orumqi è la città più grande dell’Ovest cinese, la capitale della Regione autonoma dello Xinjiang ed è adagiata nel paesaggio mozzafiato della Zungaria, la depressione tra un ghiacciaio e un lago salato, tra campi coltivati e dune di sabbia. Eccoci: “sabbia”! Cambia, moooolto gradualmente la geografia del territorio, ed evolvono anche le caratteristiche della Corsa.

La Storia di Urumqi è cucita… a doppio filo a quella della Via della Seta, ed è facile intuirlo pensando alla città-oasi posta sull’arco di traiettoria ideale tra l’Occidente e la Cina, al limitare delle montagne nelle distese infinite della grande, ex regione mongola. Oggi è difficile reperire della tracce dell’antica via della seta, ma è un fatto che se ne possono individuare facilmente di molto recenti, addirittura attuali. E sono, in generale, le tracce lasciate dalle tre Peugeot 2008 DKR, seconda-terza-e-quarta al traguardo della tappa che finisce a Urumqi, che richiamano alla mente, in un coefficiente esponenziale di velocità, i tratti delle antiche carovane trasposti nel moderno Rally-Raid.

Eh sì, seconda, terza e quarta, perché l’ottava tappa del Silk Way Rally, in luogo di proporre la prima tripletta Peugeot dell’edizione 2016, sorprende con la sortita del saudita al Rahji, che in coppia con Timo Gottschalk porta la Mini All4 Racing numero 103 al primo posto di Urumqi, interrompendo così la serie delle vittorie 2008 DKR che durava dall’inizio del Rally. Al Rahji, partendo dall’ottava posizione da Bortala, è stato bravissimo a sfruttare l’opzione e, all’ultimo dei 377 KM della Speciale e a conclusione di un entusiasmante duello-volata con la Peugeot di Loeb, coglie un risultato che fa bene alla Corsa, non fosse altro perché apre al dialogo quello che sembrava sin qui un monologo.

Alla volata partecipa anche Peterhansel, con la “rientrata” 2008 DKR che sta nel minuto dalla Mini di Al Rahji. Despres è più attardato, quattro minuti, e paga così la terza vittoria ottenuta in questa edizione del Rally il giorno precedente. Alla ricerca del podio, di seguito, ecco Vasilyev e Hunt con le Mini, e il neo acquisto Toyota Sazonov.

Despres e Castera ancora al comando del Silk Way Rally con la Peugeot n° 104, ma non con un vantaggio da verandina all’ombra e long drink. Loeb, con la 2008 DKR n° 102, incalza a sette minuti. Vasilyev e Al Rajhi, con le prime Mini, sono a un quarto d’ora.

Nella corsa dei Camion, nuovo successo dell’Olandese Volante Maarten Van Den Brink, primo anche a Urumqi con il Renault K520 e sempre più autoritariamente in testa alla generale provvisoria, oltre 18 minuti sul primo dei Kamaz. Per i Camionisti russi si viene profilando, dopo i giorni della parata, sei su sei in testa, una discreta disfatta. È sempre più urgente che il Rally di Chagin porti loro delle buone notizie.

Nella tappa più lunga del Silk Way Rally, oltre 915 chilometri, è intanto arrivato il caldo, con temperature esterne oltre i 37-38 gradi centigradi. La nona tappa, da

Urumqi a Hami di oltre 700 KM, dovrebbe finalmente portare sabbia a palate sotto le ruote dei concorrenti. Uno più uno, caldo più dune, ma nel conto anche un muro di dune e uno dei punti più caldi del Pianeta nella depressione di Turfan. Ecco, probabilmente entreremo nel vivo-live del Rally.

Ends

SWR16, 9-24/07/2016